04/06/15

Il concorso, e i progetti per il futuro.

Si prevede un'estate meravigliosa: quella del 2016.
Qualche giorno fa, è stato - finalmente - pubblicato il bando del concorso per l'accesso alle scuole di specializzazione (di Medicina, ovviamente).

Come dico da tempo immemore (si parla del vecchio blog!) io la specializzazione non la vorrei proprio fare. Cioè non la volevo o non l'avrei voluta, fare. O meglio ancora: non avrei voluto provare il concorso... che tra provarci ed entrare sul serio - effettivamente - c'è una bella differenza.

Insomma io speravo di arrangiarmi col master che sto facendo, ambulanza, corsi da ecografista eccetera. Il problema però è che a parte non aver trovato ancora altro (ma mi sono abilitato da pochissimo) il mio "desiderio" diciamo maggiore sarebbe quello di lavorare in pronto soccorso. E in pronto soccorso ormai prendono soltanto medici specialisti... e pure gli stessi specialisti non è che li assumano e li tengano con chissà quanta facilità. Ecco.

D'altro canto, la vita dello specializzando non mi attira proprio per niente:

Intanto col concorso nazionale finirò comunque lontano da casa. Che le città grandi sono più richieste e io posso ambire a qualcosa di più basso in classifica. Ma basso basso per non dire che se già in classifica ci entro sarà un mezzo miracolo.

Poi vedo specializzandi - non quelli di medicina d'urgenza, sottolineo - che stanno in ospedale dalla mattina alla sera. Più le notti. Più diversi fine settimana al mese. Parliamo di orari di 70-80 ore settimanali, magari in posti dove non ti insegnano nemmeno così tanto e stai solo lì a coprire le carenze di personale.

Insomma 5 anni lontano da casa in una sorta di galera, per avere un titolo in più da sfruttare - forse - per un lavoro futuro un po' più appetibile. E ripetiamo il "forse".

Una volta a 2-3 anni dalla laurea tutti i medici erano già specialisti in qualcosa. Bastavano anche 6 mesi di tirocinio per partecipare a certi concorsi, e poi andavi avanti. Adesso invece a 1 anno pieno dalla laurea si tiene il concorso per finire chissà dove a fare chissà cosa, e mi pare sinceramente una gran fregatura.

Per cui, va bene, il progetto è il sottostante:

Provo il concorso a fine luglio. Vedo se entro, dove mi mandano e dove vado a finire e se mi piace resto e mi specializzo. E punto.

Se invece non entro da nessuna parte o non mi piace dove finisco, mi iscrivo a un secondo master e inizio a lavorare in ambulanza. Poi dopo un po' mi apro qualcosa privatamente, e alla sanità pubblica e al pronto soccorso non ci penso più. Che mi pare non ci sia proprio tutta ques'taria. La fregatura è che per "provare" una specializzazione rischio di perdere il master in medicina d'urgenza (non si può essere iscritti a 2 cose contemporaneamente) ma speriamo di no e a questo ci pensiamo dopo.

A parte le magagne burocratiche, io sinceramente vorrei tantissimo lavorare nell'emergenza, e non ho mai avuto questa stima così inamovibile per la sanità privata. Però qua davvero non vedo altri percorsi, e specializzarmi in un posto che non mi piace inizia a essere un sacrificio davvero troppo grande anche per uno che - per fare il dottore - ha buttato al secchio un'altra laurea e ha ricominciato completamente da zero.

Un po' più di ottimismo la porta la possibilità della nascita del doppio canale. Praticamente lavori presso una ASL o non so in che struttura territoriale. Nel frattempo segui i corsi di specializzazione, e ti specializzi in non so quali scuole (non credo che sia inclusa medicina d'urgenza, ma potrei scegliere una specializzazione equipollente).

Insomma sarebbe un modo per restare nella sanità pubblica, specializzarsi, fare esperienza, magari avendo un ruolo di secondo piano per qualche annetto ma a condizioni tutto sommato migliori. Purtroppo non se ne sa ancora niente: è un'idea osteggiata e rifiutata un po' da tutte le associazioni studentesche, università, primari e medici ospedalieri - che forse non si rendono conto della situazione che stiamo vivendo io e tanti altri medici appena laureati - e le discussioni a riguardo non vengono rese pubbliche.

Io un po' invece ci spero. Come un po' spero che il concorso vada meglio del preventivato, e come spero che pure per conto mio una volta "mollata" l'idea irrealizzabile del lavoro nel pubblico troverò comunque qualcosa di gratificante e utile da fare.

Tante speranze e tanti progetti, insomma. E intanto, come da un po' di tempo a questa parte, aspettiamo.

Simone

16 commenti:

Fabio ha detto...

Dai Simone, vedrai che sicuramente andrà bene, ne sono sicuro! Sei troppo in gamba e ce la farai anche stavolta! Credici così come ci hai creduto in questi sei anni!

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo, andrà benissimo. So per esperienza di alcuni miei amici che la vita dello specializzando è dura, ma riceverai uno stipendio rispettabile (seppure non adatto per la mole di lavoro che farai) e, una volta finita la scuola il lavoro ti sembrerà molto meno duro (almeno così mi ha detto una mia amica medico psichiatra). Se non riuscirai a entrare quest'anno continui il master e ci riprovi l'anno prossimo. Se poi non vorrai riprovare le selezioni, andrà bene comunque: anche senza specializzazione troverai la tua strada, ne sono certa!

Una tua fedele lettrice che non lavora in ambito medico, ma a cui piace la gente che sa mettersi in gioco.

Simone ha detto...

Grazie, siete troppo gentili e mi avete dato un po' di "carica"! :)

Simone

Anonimo ha detto...

...anch'io credo che ce la farai a trovare una strada che ti dia una meritatissima gratificazione!! anche se la situazione al momento è un po' in stallo per questa burocrazia pazzesca e ti appare difficile, porta pazienza e tieni duro e vedrai che col tempo la strada ti apparirà + chiara e luminosa!!
Sii fiducioso!! tanti lettori affezionati fanno il tifo per te!!!
Cecilia

Nimbus ha detto...

mah, la storia del doppio canale è un'arma a doppio taglio, tutto dipende da come verrà implementato, se mai accadrà.
fai bene a provare il concorso, già solo perché sarà materiale per altri racconti per il blog e attendo di leggerli :)
non è poi detto che finirai lontano da casa, inutile fasciarsi la testa prima di rompersela.medicina generale la escludi a priori? (certo medicina d'urgenza ha tutto un altro fascino)

Simone ha detto...

Cecilia: grazie, pazienterò!!! :)

Nimbus: ormai per medicina generale è tardi (almeno per quest'anno le iscrizioni sono chiuse). Comunque non mi piace tanto per la troppa burocrazia e per il dover stare dietro a ricette, certificati eccetera. Aggiungo che dopo i 3 anni si entra in graduatoria e lì si aspetta per chissà quanto tempo... e direi che può bastare :)

Purtroppo i punteggi per restare a Roma sono stratosferici, diciamo che finire lontano è già tra le ipotesi migliori! Comunque sì, non ci buttiamo giù così da soli se no è finita! :)

P.S.

Ma te non aggiorni più?! :)

Simone

Anonimo ha detto...

Ciao Simone anche io mi accingo al test di medicina un po dopo con l'eta, volevo chiederti, scusandomi per il disturbo, un medico senza specializzazione cosa puo fare in concreto? e come funziona esattamente il concorso per le scuole di specializzazione dopo questa riforma? Scusami per le domande ma non conosco questa realta e sul web non si trovano informazioni chiare, grazie se risponderai e complimenti per il tuo percorso, in bocca al lupo per tutto.

Simone ha detto...

Sul concorso trovi di sicuro cose in rete. Comunque c'è una graduatoria nazionale, e se vinci vieni assegnato a una sede in tutta Italia in base alla graduatoria e alle preferenze che dai di sede e di scuola di specialità.

Senza specializzazione si possono fare sostituzioni, guardie mediche, 118, medico prelevatore, ecografie, assistenza a manifestazioni eccetera... diciamo che le possibilità non mancano ma sono lavori essenzialmente nel privato. Negli ospedali pubblici ormai prendono solo medici specialisti.

Ciao e crepi il lupo!

Simone

Anonimo ha detto...

Io mi mangio le mani per non aver fatto medicina:a fine anni '90 si diceva che si finiva a fare i disoccupati a vita..non è stato così.I miei amici che l'hanno scelta ora sono tutti medici specialisti da anni,la maggioranza è rimasta a lavorare nella stessa città in cui ha studiato,chi si è trasferito lo ha fatto perchè ha vinto un concorso.E,sinceramente,gli orari di lavoro non mi sembrano così massacranti.Da quello che dici però sembra che la situazione ora sia molto diversa.
Forse in base alle disposizioni ministeriali, le cose cambiano nel giro di pochissimi anni.
Sii positivo!
Hai avuto un gran coraggio,il più è fatto!!
Saluti Simona (INGEGNERE PENTITO)

Simone ha detto...

Simona: sì le cose sono un po' cambiate... ma non è così proprio davvero una tragedia come forse l'ho descritta. Almeno non ancora :)

Grazie!

Simone

Anonimo ha detto...

Per come vannno le cose al momento medicina è l'unica facoltà che garantisca una posizione lavorativa in linea con gli studi, e,alla lunga , anche una retribuzione decente.
Io la consiglio caldamente ai giovani che si stanno diplomando e hanno la fortuna di superare il test (chiaramente se c'è l'interesse verso tale campo di studi).
Le altre facoltà non assicurano nulla,le statistiche che circolano non mi sembrano reali.
Simona

Simone ha detto...

Per il momento semplicemente come medico magari lavori ma non è detto (statisticamente siamo a 1 su 3) che potrai specializzarti. Penso che comunque le cose cambieranno, ma ora come ora se hai iniziato medicina con l'idea di fare il chirurgo o il cardiologo o qualcosa di più specifico potresti semplicemente doverti accontentare di lavoretti precari e in settori che sono un po' "quello che passa il convento".

Oggi sarà cambiato, ma a suo tempo ho avuto colleghi ingegneri (i più bravi) che dopo pochi mesi dalla laurea erano assunti in società delle quali oggi sono dirigenti. Qui a un anno dalla laurea siamo in attesa del concorso di specializzazione.

Credo sia vero che con medicina si lavori, ma fare medicina perché "è il lavoro sicuro" ha lasciato molti di quelli che si sono laureati con me con delle aspettative francamente irrealizzate e con la "assicurazione" che sì, facendo sostituzioni e assistenza a qualche manifestazione, probabilmente nella vita non moriranno di fame... pur guardando gli ospedali da fuori e pensando che non sono riusciti ad arrivarci.

Simone

Simone ha detto...

Questo per dire che insomma sono d'accordo con Simona... ma consigliare Medicina per il lavoro "sicuro" mi pare un azzardo e personalmente non lo faccio. Bisogna fare medicina se ti piace al punto l'idea di fare il dottore che saresti contento anche guadagnando 2 soldi senza contare assolutamente una mazza, ecco :)

Simone

Anonimo ha detto...

Io sono solo un po' più giovane di te e ho visto che, dal 2001-2002, trovare lavoro da laureati è diventato , di anno in anno sempre più difficile.
Se studi medicina quasi sicuramente riesci a lavorare come medico (poi chiaramente ti devi adeguare, accontentandoti della specializzazione in cui entri, del precariato etc).Con medicina, se entri in specializzazione e poi riesci a lavorare in ospedale vieni inquadrato come dirigente da subito.
Se fai altri studi non è detto che tu riesca a fare la professione per cui hai studiato.
Per quanto riguarda ingegneria,chi è nato dopo il 1980 se lo sogna proprio di fare il dirigente a 40 anni (poi ci sono le eccezioni, ma sono casi rari).
Ovviamente la scelta dell'università è importante e bisogna seguire le proprie inclinazioni e passioni, ma vorrei anche che chi intraprende gli studi universitari sappia a cosa può andare incontro.
Questo per dire che spesso le statistiche sono fuorvianti e si prendono delle decisioni importanti sulla base di indicazioni totalmente errate.
Simona

Valerio ha detto...

Per quel che ho visto personalmente e per il riferito dei miei amici (con le più svariate lauree, e qualcuno senza) credo di poter dire che oggi medicina sia tra le facoltà che offrono più opportunità lavorative, forse la migliore in assoluto da questo punto di vista. Ma questo più perché la maggior parte delle situazioni in altri campi sono pessime che non perché a Medicina si sia messi bene in assoluto.

Valerio ha detto...

Per quel che ho visto personalmente e per il riferito dei miei amici (con le più svariate lauree, e qualcuno senza) credo di poter dire che oggi medicina sia tra le facoltà che offrono più opportunità lavorative, forse la migliore in assoluto da questo punto di vista. Ma questo più perché la maggior parte delle situazioni in altri campi sono pessime che non perché a Medicina si sia messi bene in assoluto.