
Torno a parlare di ebook scritti
da altri, e torno allo stesso tempo a recensire il romanzo di un amico/collega/scrittore/blogger che ormai conosco -
e conoscerete anche voi - da anni.
Uomini e lupi è un romanzo di genere horror (anche se nemmeno troppo) in cui un gruppo di personaggi
più o meno sfigati si trova a dover lottare contro una malvagissima organizzazione di lupi mannari. Se dovessi inquadrare il tutto in una tipologia ben precisa, come i precedenti lavori dell'autore vedrei benissimo questo romanzo
in edicola, accanto ai vari Segretissimo e - adesso - Epix e roba varia.
Ancora, se invece delle parole ci fossero
dei disegni, Uomini e lupi sarebbe un fumettone della Marvel di quelli magari del genere
il Punitore contro Dracula.
Per dirvi adesso cosa penso di questo lavoro, visto che Alex è soprattutto un amico e rischio di sembrare un po' di parte, vi darò
due tipi di valutazioni: una molto distaccata, da professionista del settore che decide se una cosa è
vendibile oppure no, e una più personale da scrittore che si confronta con qualcuno che conosce e poi - generalmente -
rosica ^^.
Valutazione sintetica:Uomini e lupi è un testo decisamente
più maturo rispetto ai primi dello stesso autore. Si nota la voglia di approfondire i personaggi, le ambientazioni sono curate e la trama è solida e ben strutturata fino alla conclusione.
Lo stile presenta momenti (
molto) alti e altri (piuttosto) bassi. Globalmente il testo è
ben scritto e ben presentato.
Insomma Uomini e lupi è un ottimo lavoro, e - secondo me e come ho già detto
ottocentomila volte - è evidente che Alex è l'unico (quasi) scrittore che conosco che potrebbe effettivamente finire pubblicato da qualche
grosso editore. Se lui solo almeno ci provasse, ovviamente. ^^
Valutazione più personale:Confesso che non avrei mai letto un libro del genere se non fosse stato scritto da
un amico. Gli Zombie a Milano (argomento del precedente Nevicata, sempre di Alex) mi attiravano
molto di più, mentre i lupi mannari non mi dicono moltissimo. Sarà che i licantropi non mi fanno paura, o sarà che non toccano
alcuna corda del mio immaginario personale... comunque insomma se a voi invece i lupi mannari piacciono
non vedo cosa dovrebbe fregarvi di questo commento.
In ogni caso ho iniziato a leggere il libro con una
forte curiosità, perché appunto i primi lavori di Alex mi erano piaciuti molto, e alla fine devo dire che ho apprezzato anche questo: la storia c'è, i personaggi pure, e insomma è un
bel libro di genere inquadrabile nella tipologia che (credo) maggiormente piace all'autore.
E adesso andiamo più sul personale, letterario o semplicemente
critico rompipalle, come del resto avevo preannunciato. Alex si è già detto, sul suo blog,
molto irritato dall'atteggiamento dei lettori saccenti che vogliono dirgli di scrivere così o di scrivere cosà. Anche io
odio i critici letterari (o almeno gli idioti che si atteggiano a tali) e non posso che dargli ragione.
Però, ci sono DUE però: Alex ha detto,
sue testuali parole, che lui quando scrive vuole divertire il lettore. E Alex ha detto anche, sempre
sue testuali parole, che ormai pensa di essere almeno bravo come gli scrittori che pubblicano, se non di più.
E insomma allora forse qualche minima critica se l'è anche andata a cercare, no? ^^ Principalmente, la cosa che ho notato di più in Uomini e lupi è il frequente ricorso alla storia "riferita" piuttosto che "descritta in
tempo reale". Per dire: "Pippo è stato in Africa" è un'informazione riferita. "Pippo
comprò il biglietto, prese l'aereo e altre 50 pagine di racconto ambientato in Africa" è un'informazione invece descritta più dettagliatamente.
E qui
non c'è niente di male (non come dice qualche scemo, secondo cui sarebbe un errore). Un romanzo tutto descritto nei minimi particolari viene lungo 1200 pagine (il motivo per cui i libri di King sono così lunghi, insomma) e magari vi rompete le palle
molto prima della fine.
Solo che poi, volendo
divertire meglio degli altri, bisogna fare delle scelte: perché vengono approfondite conversazioni noiose, e saltate a pié pari parti della storia a dir poco cariche di potenzialità?
Una tra tutte (scusate lo spoilerone) tutta la storia raccontata a Marsiglia sarebbe potuta essere la parte migliore di un romanzo impossibile da mettere giù (la rappresaglia dei lupi-mannari-nazisti a spese deglli immigrati) mentre Alex se la brucia completamente descrivendo il tutto in modo superficiale, come se non vedesse l'ora di
parlare d'altro. Questo non succede invece nel capitolo dedicato al paese disabitato (Consogno, mi pare) che invece è una parte a dir poco
perfetta, stupendamente documentata e carica di tensione.
Ancora, alle volte ci viene detto che delle persone "
sono state mangiate". Ecco, io in un libro horror le persone mangiate dai lupi mannari
le vorrei vedere. Poi voi non lo so ^^.
Altra piccola critica, segnalata anche nella recensione scritta
da Glauco, sono i termini utilizzati alle volte e la scelta di alcune descrizioni: come dicevo prima, se un lupo mannaro strappa un braccio a qualcuno, vorrei leggere "i denti affondarono nei tendini che scricchiolarono lacerando la carne e mostrando il midollo osseo che colava misto a sangue tra laceranti urla di disperazione" (be', magari
scritto meglio), non un semplice "il lupo mannaro gli strappò un braccio".
In fin dei conti, insomma, questo Uomini e lupi è un ottimo lavoro, ma che a tratti avrebbe potuto essere più incisivo. Si notano la
grande documentazione, la ricerca di personaggi non banali, una trama originale e un livello tecnico che - tolti gli esempi citati - si assesta su livelli decisamente buoni.
Visto poi che si tratta anche di
un ebook gratuito, non trovo un singolo motivo per cui dovreste fare a meno di scaricarlo e leggerlo.
Simone
Link: Uomini e lupi, di Alessandro Girola