26/08/15

Il destino nelle graduatorie.

Un elenco di infinite possibilità! (E un poeta sprecato).
Non ho più dato nuovi aggiornamenti dopo la "notiziona" del concorso.

Il fatto è che stiamo ancora in una via di mezzo: ho vinto e sono entrato e sono - diciamo - "prenotato" in una sede X. Però c'è ancora possibilità che le graduatorie si muovano un poco, e di finire perciò nella sede Y... o che le graduatorie si muovano tanto e in maniera strana, spedendomi nella sede Z.

Fatto sta che cambierebbe davvero poco (l'importante alla fine era entrare), se non fosse che la sede X è relativamente lontano da casa, la sede Y è vicina e invece la sede Z è lontanissima.

Insomma dopo 3 settimane dalla "vittoria" del concorso non so ancora se dovrò fare un mezzo trasferimento, un trasferimento completo o se - cosa che ovviamente spero - rimarrò a casa mia.

La statistica insegna che dovrei iniziare ad accettare l'idea del semi-trasferimento e iniziare a fare i bagagli e a vedere quanto costa un Diesel usato. Però insomma finché le cose non sono definitive io non faccio niente e - con un po' d'ansia - aspetto gli scorrimenti delle graduatorie. Il prossimo dei quali ci sarà tra una settimana.

Quello che un po' fa riflettere è che, pur essendo felicissimo per la sede dove eventualmente finirei adesso, mi sono reso conto che a separarmi dalle persone che hanno vinto i posti più vicini a casa è un punteggio veramente ridicolo. Parliamo davvero che bastava che quel giorno al professore di Fisiologia gli girasse di darmi un punto in più, o una crocetta diversa messa durante il concorso, e le cose sarebbero cambiate radicalmente.

Anche il modo in cui sono cambiate alcune posizioni in queste settimane: chi si è iscritto a una seconda scelta facendo in un certo senso "saltare" un possibile scorrimento in mio favore. Chi ha (secondo me) sbagliato a inserire delle preferenze di destinazione e ora sta iscritto da una parte che non si capisce perché l'avrebbe messa a fare... e insomma: è proprio vero che cose piccolissime possono avere un peso enorme, e pare quasi un pochino che il destino si stia impuntando per mandarmi in una determinata parte d'Italia.

Ma, alla fine, se essendo partiti da Ingegnere avremo fatto tutto questo giro pazzesco per andare a finire lì (o per tornarci, visto che - incredibilmente - è proprio il posto da cui venivano i miei nonni) si vede che non poteva andare altrimenti.

Se invece insomma si muove qualcosa e rimango a Roma... be' forse mi aspetta una vita un pochetto più facile, almeno nei prossimi 5 anni, ma bisogna tenere in conto tante cose e sono più propenso a dirmi che "come va, vada".

Se poi la sfiga, la statistica, le crocette e ancora la sfiga (due volte, perché ce ne vuole) mi spedirà ancora più lontano, alla sede Z... tutto sommato andrà bene pure così, perché se l'ho messa tra le possibili destinazioni è perché si tratta comunque di un posto che mi piace.

Post un po' criptico? Aggiornamento che non aggiorna più di tanto? Be', che volete? Aspettate i risultati finali pure voi... e tenete le dita incrociate per me :)

Simone

06/08/15

Ho vinto il concorso per Medicina d'Urgenza.


Non mi è venuto in mente di meglio.
E insomma.

Prima prova disastrosa, seconda prova fenomenale, la certezza di "ho fatto bene, ma non abbastanza" che mi ha attanagliato fino a pochi minuti fa... e poi, vabbe', il titolo l'avete letto e non è una sorpresa: sono entrato.

Ora sto un po' sul rintronato e non è che abbia molto da dire.

Sono in graduatoria per un posto abbastanza vicino casa (quel "massimo 2 ore di viaggio" che mi ero imposto scegliendo le sedi), e se la graduatoria dovesse scorrere un po' potrei finire in una sede che forse mi piacerebbe di più... ma forse in realtà va già bene anche questa.

Certo restare a Roma sarebbe l'ideale, ma non penso che le graduatorie si muoveranno più di tanto. Comunque intanto siamo dentro.

La cosa migliore di tutto questo, è che anche se (ricorderete) ho sempre detto di non volermi specializzare, adesso posso decidere da dentro e pensare che ho comunque un percorso che posso seguire e portare avanti nei prossimi anni.

Tutt'altra cosa sarebbe stato dire "non mi specializzo" non per scelta, ma perché non avendo vinto il concorso era una possibilità che mi veniva semplicemente negata.

E - ri - insomma. Sono contento. Il post laurea è stato (be', direi che lo è tutt'ora) molto pesante, oscuro, pieno di incertezze, carico di un certo pessimismo che piano piano iniziava ad appiccicarmisi addosso.

Ora mi sembra che tutto possa ripartire, e che si inizi a respirare di colpo un po' d'aria fresca.
Non mi rimane altro che dire due cose:


1) Se non vi ho risposo in questi giorni, tra messaggi, mail, commenti e tutto il cucuzzaro, è perché ero davvero un po' fuori con la testa... e anche un po' fuori casa, che mi sono rilassato un minimo al mare. Per cui scusate e - nel caso - copincollate qualsiasi vostro messaggio non risposto e mandatemelo di nuovo.

2) Grazie davvero, a tutti, per l'appoggio incommensurabile che mi avete dato sempre con messaggi, mail, commenti e tutto il cucuzzaro di cui sopra. Tanti mi dicono che il mio (i miei?) blog li ha aiutati tantissimo. Io penso che abbia aiutato soprattutto me.

Grazie ancora a tutti, e a presto.

Simone