
«E adesso dove cavolo lo metto io st'attrezzo?!» sbraitava mia madre, ogni volta che mi azzardavo a rientrare a casa con un qualsiasi oggetto da lei ritenuto eccessivamente ingombrante (definizione valida anche per una semplice scheda telefonica spessa 2 millimetri).
Adesso invece me ne vivo da me medesimo, e quando compro stronzate senza minimamente ragionare su quello che sto facendo me le posso portare a casa con la medesima tranquillità di avere buttato i miei soldi, ma con la nuova certezza che - per lo meno - nessuno me le tirerà dietro.
Eccovi allora una breve lista di tutte le cose che - finalmente libero di esprimere la mia passione per accumulare robaccia - ho collezionato nell'arco di questi pochi mesi. E se anche voi vivete per conto vostro immagino che sto per fare una descrizione del vostro arredamento, ma vabbe':
La robaccia inutile che mi riempie la casa.
Tutti gli accessori del Wii: il volante, la pistola, il fucile, il tappetino per ballare (vedeste quanto sono sexy quando lo uso!) la pedana per fare ginnastica, il microfono, la chitarra e - ovviamente - il secondo pad per fare i doppi. E questo mi dà l'occasione per qualche sotto-riflessione a catena:
- Quando vado al negozio e chiedo: avete il nunchuku per il pad della wii mi rendo conto che i miei sono i 33 anni peggio spesi nella storia dell'umanità... tolto giusto il commesso che di anni ne ha 40, compra più giochetti di me e non si pone nemmeno il problema.
- Ma voi ce le vedete davvero Nicole Kidman e la Giuliana che giocano a Mario Kart sul divano? Assolutamente impossibile: io scommetto che c'hanno la Play 3.
- Se ho vissuto coi miei fino a questa età - evidentemente - c'era un motivo.
L'xbox 360: questo l'ho avuto dando indietro i vecchi giochi che riempivano mezzo salotto. Per cui, in un certo senso, è stato come liberare spazio.
Il televisore a cui collegare tutto: il problema non è la TV in sé, che tra l'altro non è affatto grande, quanto i chilometri di cavi che passano per tutta casa.
Due pupazzi simil-indiani comprati dal venditore senegalese per strada: insieme a questi ho comprato anche un quadro, perché così mi faceva lo sconto. Che genio degli affari, che sono!
Un tavolino dell'Ikea, brutto e ingombrante: mi serve per buttarci sopra i vestiti quando sono indeciso se lavarli o se indossarli un'altra volta. Quelli sporchi, in genere, stanno sul pavimento.
Vasi di plastica e fiori finti dei negozietti cinesi: presi per abbellire l'ambiente, e successivamente buttati da una parte (sempre per abbellire l'ambiente).
Una pianta vera, di quelle che dovrebbero fare i fiori: ha iniziato ad appassire 2 giorni dopo essere entrata in casa mia, e da allora sta ancora agonizzando. Qualcuno mi ha detto che le piante hanno bisogno d'acqua e tante altre cose... eppure gli ho lasciato 50 euro per comprarsi quello che vuole, ma stanno ancora lì sotto al portavaso.
Set di 6 tappeti: li ho presi in offerta in un negozio che liquidava tutto perché stava per chiudere (chiude ogni tre mesi, poverino!) Adesso il pavimento è quasi interamente rivestito da uno strato di tappeto che inghiotte tutto quello che ci cade sopra, e posso smettere per sempre di pulire per terra.
Il cellulare, il lettore MP3, il lettore di ebook, la macchina fotografica, il Game Boy, il computer portatile e non so che altro stramaledetto attrezzo digitale: il problema non sono tanto gli oggetti in sé, ma i caricabatterie che non so più dove mettere.
Un po' di libri fotografici colti: per fare colpo sui miei amici intellettuali, quando vengono a trovarmi.
Un po' di libri fotografici pieni di culi e tette: per fare colpo sui miei amici meno intellettuali, quando vengono a trovarmi.
Un po' di riviste porno: per quando non viene a trovarmi nessuno.
Apribottiglie di design, fatto da qualche architetto: funziona peggio di un qualunque apribottiglie normale, e ne occupa cento volte lo spazio.
Tappabottiglie con dispositivo-anti-goccia: a casa mia una bottiglia di vino non è mai avanzata, e tanto anche se il vino gocciola nessuno deve pulire.
Padella per la carne con scanalature per il grasso: il guaio è che poi ho scoperto che andava lavata.
Grattugia parmigiano elettrico: di cui basta solo il nome per definirne l'inutilità.
Accendino a forma di rana: quando premi la levetta illumina gli occhi e gracida... peccato solo che la fiamma non si accenda.
Alberello in miniatura, presepe, un pandoro e torroni vari: che fretta avete di rimettere a posto le cose? E male che vada, il Natale tornerà anche quest'anno.
E poi, ultimo ma non ultimo...
Scaffale pieno di romanzi: che sarebbe anche una cosa normale, se per metà non fossero libri scritti da me. In ogni caso li ho letti tutti, e alcuni non sono neanche malaccio...
A parte quello su Atlantide, che in effetti faceva cagare.
Simone