31/05/16

Manuale di sopravvivenza per scrittori esordienti.

Se mi seguite da un po', magari addirittura da uno dei blog più "vecchi" in assoluto (quello sulla scrittura), ricorderete che a suo tempo ho pubblicato un libro che raccoglieva alcuni dei miei post mettendoli sotto forma di una sorta di corso di scrittura.

Adesso il libro è stato riveduto quel tanto che basta per non parlare di Internet come la novità che potrebbe cambiare il nostro modo di comunicare (sono cambiate un po' di cose in questi anni, in effetti), ha un titolo - secondo me - più adatto e con una - secondo me - migliore copertina, ed è stato riproposto in formato ebook sempre dagli amici della Delos.

Devo dire che tra le tante novità di quest'anno (tipo quella di essere entrato in specializzazione) questa è una delle più piacevoli. In un certo senso dopo "da ingegnere a medico" mi ero un po' fermato dal punto di vista della scrittura, e non speravo proprio di poter tornare così presto a presentarvi qualcosa di scritto da me.

Ovviamente tutto questo c'entra poco con medicina, seconde lauree, studio e quello insomma di cui parliamo di solito. Mi limito a lasciarvi il link al libro e la breve auto-biografia che ho inserito nella quarta di copertina (se mai esista qualcosa del genere per un ebook), e vi rimando ai prossimi giorni per qualche altro aggiornamento sulla scuola di specializzazione.

Manuale di sopravvivenza per scrittori esordienti

Simone Maria Navarra ha scritto più libri di quanti una persona di cultura media riuscirebbe a leggere nel corso della propria vita (del resto, potrebbe anche bastarne uno solo) ma l'unico che è riuscito a pubblicare con un editore “vero” è stato questo. Visto che si tratta di una riedizione, però, potremmo anche contarlo due volte.

Nel corso della sua attività di scrittore ha pubblicato ebook autoprodotti, si è infilato in raccolte di esordienti, ha riempito la rete di blog, partecipato a concorsi, litigato sui forum, annoiato (ha, o si è, a seconda dei casi) alle presentazioni, spammato via mail, condiviso su Facebook e insomma ha fatto tutto quello che a un aspirante scrittore potrebbe venire in mente di fare nel tentativo di uscire allo scoperto.

Nel frattempo gli è capitato di svolgere la professione di ingegnere, ma dopo una serie di vicissitudini un po' lunghe da spiegare si è ritrovato a fare il dottore. Ha raccontato questa storia in un altro libro… che non è però riuscito a pubblicare. Ovviamente.

Per cui, intanto, leggetevi questo.


17/05/16

Ogni tanto succede qualcosa!

In Australia ho aggiornato 10 ore prima! O 14 dopo, non lo so.
Per dire: ogni tanto aggiorno pure il blog, visto?

Mi spiace se sono mancato per un po' di tempo, ma tutto sommato parlare di come la specializzazione prosegue senza particolari problemi è - a parer mio - poco appassionante e non troppo meritevole di aggiornamenti serrati e ripetuti.

Comunque, davvero, che altro dovrei dire: volevo fare il dottore per avere un lavoro che mi piacesse, e adesso - a un po' di anni di distanza - sto facendo quello che mi piace. Che altro si potrebbe dire o aggiungere? Diciamo che è andata alla grande, e ora potrei iniziare pure a parlare di altro... se solo mi venisse qualche idea decente :)

Altre novità? Intanto il mio vecchio editore mi ha contattato, e stiamo per realizzare una versione ebook del mio vecchio libro sulla scrittura, "Io scrivo". In un periodo in cui con la scrittura mi ero un po' "ammosciato" direi che anche se non è niente di nuovo (è solo la ripubblicazione del libro vecchio) è una grande notizia. Dovrebbe uscire a fine mese se riesco a rivedere le bozze in tempo, comunque in ogni caso non sarà comunque questione di molto.

Ancora: oggi ho fatto un turno con la Croce Rossa. Come (penso) di avervi già detto, una volta al mese faccio il dottore nel "giro" per i senza fissa dimora. Non che si possa fare chissà che medicina di chissà quale livello avendo a disposizione risorse tutto sommato limitate, però anche qui sto facendo quello che a suo tempo mi ero proposto di fare... e se forse è più impegnativo e - per certi versi - stressante di come lo immaginavo, anche qui pare che le cose stiano andando veramente per il verso che volevo.

Senza stare a farvi tutto il racconto (lo so, mi sono impigrito) oggi c'era uno che stava male, e io ho avvisato il 118 che ci ha mandato un'ambulanza. E se da un lato la responsabilità di "capire" che qualcuno ha bisogno di qualcosa di più di un antifinammatorio o che gli misuri la pressione, per poi mettere in moto tutto un meccanismo che impegna tempo e risorse mi lascia abbastanza sull'atterrito, dall'altro ho ritrovato quel brividino che mi ricorda che ho scelto la professione che mi piace e che non saprei davvero di cos'altro occuparmi altrimenti.

Tra l'altro in mezzo ai tanti volontari ho pure beccato uno che studia medicina, mi conosce e ha letto tutto il vecchio blog (ciao Nicola!). Che poi incontrare gente che mi riconosce per via della scrittura mi mette sempre un po' in crisi (ho scoperto che non vorrei mai diventare un autore famoso!) però insomma: è pure il segno che tante cose che ho fatto continuano piano piano ad avere un qualche senso, e a viaggiare parallelamente.

Ed eccoci qua. Mi sentivo un po' in colpa per aver abbandonato il blog per così tanto tempo, però ci tenevo a dirvi che non è che ho mollato tutto in preda a quache crisi post seconda laurea, ma le cose vanno avanti e sono tranquillo. Certo da qui a essere un medico completamente formato, autonomo e ad avere il ruolo e le capacità che vorrei ancora ce ne passa... ma chi è completamente "arrivato" dopo soli 6 mesi che lavora?

Ci vorrà ancora un bel po' di tempo, ma - intanto - spero di essere sulla strada giusta.

Simone