04/12/08

Le persone che hanno (quasi) cambiato il mondo: Robert Capa, fotoreporter di guerra.

Sembra quasi una costante: i grandi uomini sono sempre perseguitati da una grande sfiga. O forse è solo una considerazione stupida, perché in realtà la sfortuna ci perseguita sempre tutti ma ogni tanto c'è qualcuno che riesce a realizzare un progetto importante nonostante il fato provi con tutto l'impegno a spezzargli le gambe.

Insomma l'uomo che ha quasi cambiato il mondo di questa volta è Robert Capa (e vi giuro che la prossima volta parlerò di una donna!) Il fatto che il 99,99% delle persone non sappiano neanche chi sia questa persona non deve stupirvi: è un fotografo, e in fotografia raramente il nome di un autore sopravvive alle sue immagini. Dopo questa considerazione superflua, direi che possiamo partire:

Biografia molto ridotta:

Nato a Budapest nel 1913, Endre Ernő Friedmann decise ben presto di cambiare il suo nome che nessuno sapeva pronunciare nel ben più ricordabile (ma comunque sconosciuto ai più) Robert Capa.

Senza scendere nei dettagli della sua vita privata, il buon Robert voleva inizialmente diventare uno scrittore, ma poi per fortuna decise che preferiva fare il fotografo. Perseguitato dal Nazismo scappò in Francia, dopo di che girò il mondo fotografando prima la Guerra Civile Spagnola (in cui gran parte delle immagini furono considerate perse fino agli anni '90) e poi lo sbarco in Normandia durante la Seconda Guerra Mondiale (in cui gran parte delle immagini andarono perse per sempre).

Forse non è chiaro, per cui lo ripeto. Robert Capa partecipò allo sbarco in Normandia, e invece del fucile in mezzo alla gente che si massacrava con bombe, baionette ed archibugi (non sono esperto di armi) lui aveva la macchina fotografica. E poi qualcuno sbagliò lo sviluppo e distrusse quasi tutti i rullini.

Nel 1954, Capa andò a fotografare la guerra in Indocina. Anche in questo caso non riuscì a tornare a casa con tante foto, perché morì ucciso da una mina antiuomo.

Come ha cambiato il mondo:

A parte le sue foto di guerra che poi raramente riusciva a portare a casa, Robert Capa fu, assieme ad altri fotografi del calibro di Henri Cartier-Bresson, uno dei fondatori della Magnun Photos. Se non fosse chiaro, con Capa e Bresson è nato il fotogiornalismo e la consuetudine di raccontare le notizie attraverso le immagini.

Queste persone hanno costruito il mondo moderno fatto di TG, giornali e immagini che vi raccontano mille cose in un singolo istante, e il bello è che quasi nessuno sa nemmeno chi cazzo sono. Capita.

Curiosità:

Come già detto, Robert Capa partecipò allo sbarco in Normandia in qualità di fotografo. Dopo che il giornale per cui lavorava sbagliò lo sviluppo rovinando la maggior parte dei rullini, di 106 fotografie ne rimasero solo una dozzina scarsa. La rivista Life pubblicò queste foto, dicendo tra l'altro che erano leggermente fuori fuoco perché Capa era così scarso che, in mezzo a decine di migliaia di persone che si massacravano con budella lanciate per aria e cannonate che esplodevano da tutte le parti, gli tremavano leggermente le mani.

Robert Capa non commentò mai la perdita delle sue immagini ad opera dei suoi colleghi meravigliosamente professionali. In seguito, intitolò il libro sulla sua esperienza nella Seconda Guerra Mondiale come: Slightly out of focus (leggermente fuori fuoco, appunto).

Tutto questo dovrebbe insegnarvi che, se vi capita di fotografare un evento che ha cambiato la storia, è meglio non affidare subito tutte le immagini a qualche idiota che poi ve le distrugge.

Ora che c'è il digitale, fatevi almeno un CD di backup.

Simone

3 commenti:

Unknown ha detto...

Certo che era sfigato forte. Cmq mi pare non le usassero più le baionette e gli archibugi nella seconda guerra mondiale, io ricordo mitra e cose così, ma non considerarmi una fonte attendibile di notizie storiche XD

Anonimo ha detto...

effettivamente sto tipo nn lo conoscevo.oggi ho imparato qualcosa.
mi piace il tuo nuovo blog,adoravo quello vecchio,ma trovo che l'idea delle piccole dosi di cultura su argomenti vari sia davvero geniale.

Simone ha detto...

Auro: be', meglio di me sarai di sicuro!

Psiche: ben rivista! ^^ Confesso che ogni tanto mi manca il vecchio blog... ma come ho già detto e ripetuto non potevo continuare a ripetere sempre le stesse cose.

Con questo "nuovo" credo di averci messo un po' a ingranare, ma adesso mi sembra di essere finalmente sulla strada giusta... o quasi.

Ciao e grazie!

Simone