27/01/09

Ormai ci siamo quasi...

Avevo detto che non avrei più fatto segnalazioni di libri (scritti da altri, intendo) ma questa Guida 2009 agli editori che ti pubblicano riveste un notevole interesse personale.

Dico questo non tanto perché avessi davvero bisogno dell'elenco degli editori italiani che pubblicano autori emergenti (io ho mandato i miei romanzi direttamente a tutti) quanto perché questo libro della Delos dovrebbe essere quello subito precedente al mio all'interno di questa collana (i libri della Writer's Magazine... almeno credo).

Il fatto che Io scrivo (il mio libro, appunto) fosse progettato per questo periodo ma che poi improvvisamente abbianno deciso di farlo uscire dopo di questo non deve necessariamente farmi odiare l'autore, che tra l'altro fa parte degli amici del vecchio blog (su questo invece non commenta mai ^^) che conosco bene anche di persona e della cui esperienza in campo editoriale sono effettivamente convinto.

Insomma non ho ancora visto questo lavoro di Leonardo Pappalardo (in libreria arriva il 27 Gennaio, e oggi che scrivo queste righe è il 24) ma se davvero progettate di inviare dei manoscritti in visione a qualche casa editrice e - come del resto ho fatto realmente io - pensate di mandarli a casaccio un po' a tutti nella speranza di un colpo di culo (che poi è questo che vi serve) potreste pensare di dare prima un'occhiata a questa guida.

Potete anche pensare di non avere bisogno di un testo del genere... però, se vi fate due conti, se leggendo le indicazioni di Pappalardo doveste tagliare anche un solo singolo invio (scoprendo magari che l'editore che volevate contattare non è interessato a scrittori italiani, oppure pubblica solo col contributo dell'autore) alla fine tra spese postali risparmiate e costo di questo manuale ci sarete andati almeno in pari.

Insomma fateci un pensierino e ok, mi avete sgamato: del libro di Leonardo non me ne importa una mazza, però magari se ve ne comprate tanti per uno potrebbe darsi che Delos Books, distributori e librai si credano che questa collana stia andando bene, e puntino un po' di più anche sul libro mio.

Libro mio che poi ovviamente comprerete in un numero di copie almeno doppio, ma assolutamente non per far contento me: è che poi poverini alla Delos ci rimangono male.

Simone

P.S.

A questo punto mi toccherà riprendere a segnalare i libri degli scrittori emergenti... per cui se mi mandate comunicati stampa, presentazioni o quello che vi pare via mail vedrò che posso fare.

31 commenti:

Glauco Silvestri ha detto...

Ah..ah..ah.. ^_^

Caspita! Ma poi quel libro deve essere aggiornato di anno in anno. So per certo di editori che non chiedevano contributo che hanno mutato politica e... viceversa :(

Simone ha detto...

In effetti se vedi è la guida 2009... evidentemente hanno intenzione di aggiornarla periodicamente.

Simone

White Boar ha detto...

Il titolo è un po' stronzo, eh... scommetto che l'ha deciso l'editore.

A meno che nell'elenco non ci siano solo editori a pagamento, nel qual caso il titolo sarebbe veritiero e stronzo sarebbe tutto il resto del libro ^_^

Anonimo ha detto...

"mi avete sgamato: del libro di Leonardo non me ne importa una mazza, però magari se ve ne comprate tanti per uno potrebbe darsi che Delos Books, distributori e librai si credano che questa collana stia andando bene, e puntino un po' di più anche sul libro mio."

A volte quasi quasi ho il dubbio che non siano battute, sai?
^__^

Simone ha detto...

Angra: be' magari c'è un "non" scritto piccolo piccolo piccolo prima del "ti". Purtroppo ho l'immagine in bassa risoluzione ^^.

Alex: ma quale battuta? ^^

Simone

Anonimo ha detto...

un libro del genere non credo che serva a molto, ci sono siti che fanno le stesse cose e possono essere anche aggiornati.
Nel titolo avrei messo un condizionale anche perché quelli che sicuramente ti pubblicano, sono gli editori a pagamento.

Anonimo ha detto...

Grazie a Simone per la segnalazione del libro, che poi sarebbe il mio. ^^

@ Glutchov: sì, abbiamo intenzione di aggiornare il libro, se non di anno in anno, almeno quando riteniamo che serva. Per ora vediamo la risposta dei lettori, poi si vedrà.

@Angra: in effetti l'ha deciso l'editore, però a me piace, fa capire subito di che si parla... ^^
Comunque, non sono mica solo gli editori a pagamento a pubblicarti, ce ne sono un bel po' nella Guida di editori che accettano di valutare e pubblicano esordienti senza chiedere soldi.

@Alex McNab: be', io sono CERTO che non sia una battuta... ^^

@Mirco: ehm... no, non ce ne sono in realtà, altrimenti il mio lavoro sarebbe durato due settimane invece che un anno e mezzo. :)
Le info presenti sulla Guida al momento sono le più aggiornate anche rispetto a siti famosi. La lista del Rifugio degli Esordienti, che penso sia la più famosa, ormai è uno stegosauro.

Heian

Simone ha detto...

Heian: prego! ^^

Simone

Anonimo ha detto...

In effetti di siti ce ne sono vari (e anche 31ottobre fa la sua parte), ma nessuno è veramente completo.

Le schede delle case editrici come sono strutturate? hanno tutti i recapiti e anche il nome dell'editor da contattare?
Per chi è pigro come me non sarebbe un cattivo acquisto.
Un'altra domanda: perché nessuno considera mai le riviste che pubblicano racconti? tanti grandi scrittori hanno iniziato così. Beh, forse non in Italia, noi siamo un mondo a parte, editorialmente parlando (e non è un complimento).

White Boar ha detto...

@Heian: era una battuta ;) però in effetti tra pubblicare esordienti e ti pubblicano c'è una bella differenza. Ad esempio, Mondadori pubblica esordienti? Ni. Se gli telefoni e glielo chiedi ti rispondono di no, però hanno pubblicato la Troisi e il Mazzucca. Poi ci sono quelli come Mursia che ti dicono "certo, ci mandi pure il suo manoscritto" e dopo due anni ti rispondono: "ci dispiace, non abbiamo tempo di leggerlo" (a me è successo). Se il tuo libro fa luce su questi fenomeni paranormali corro a comprarmelo :)

Anonimo ha detto...

Te l'avevo detto che io non li posso soffrire questi della Delos. M'immagino che ci sara una grande percentuale di pseudoeditoiri a pagamento in quel volume e che ne avranno pubblicità (metti insieme le due cose, aggiungici il fatto che vogliono vendere questo manufatto cartaceo prima del tuo e penserai male ma forse non arriverai lontano dalla verità)

Si tratta di un'operazione INUTILE! certi tipi di informazioni su carta, divengono rapidamente OBSOLETE! Ma come possono pensare che uno spenda soldi per leggerle?

mi sembra come se volessero vendere in edicola il filmato di Pamela Anderson & Tommy Lee che si può scaricare comodomente da ogni dove. Mah!

Anonimo ha detto...

I miei dubbi trovano conferma:

un elenco di case editrici stilato con la collaborazione degli editori stessi, completo di tutte le informazioni utili per proporre al meglio i propri manoscritti e inoltrare le opere sfruttando i canali corretti

Dunque gli editori hanno collaborato: ma se l'editore è a pagamento, per quale motivo avrebbe collaborato? forse per farsi pubblicità? e allora? Avremmo l'ennesima guida agli editori a pagamento? doppio mah...

keypaxx ha detto...

Una segnalazione indubbiamente degna di nota! deve essere stato un bel lavoro certosino.
:)

Anonimo ha detto...

@ Ivan: Ivan, la nostra Guida contiene informazioni su 300 editori, alcuni che chiedono soldi, altri no, altri che prima nemmeno si sapeva che prendessero soldi (personalmente in questo senso ho avuto tante sorprese).
Gli scrittori sono adulti e vaccinati, e possono decidere da soli. Se vogliono spendere dei soldi per pubblicare a pagamento è una scelta loro, vige il libero arbitrio. Noi intanto li abbiamo avvisati, gli abbiamo detto che tot editore potrebbe richiedergli dei soldi. Il nostro lavoro finisce lì, da quel momento in poi comincia la decisione autonoma dell'editore.
La Guida è con la collaborazione degli editori, nel senso che le informazioni ce le hanno fornite loro, ma è ovvio che se le sappiamo false prendiamo provvedimenti (nell'introuduzione c'è spiegato tutto).

Riguardo l'aggiornamento, è vero che questo tipo di informazione su carta rimane obsoleta, e per ovviare a questo difetto stiamo valutando altri progetti. In ogni caso, la Guida al momento è e rimarra per un bel po' di tempo lo strumento più completo in circolazione al riguardo.

@ Mirco: sì, le schede hanno tutte nome dei referenti e recapiti, ma è ovvio che prima di contattare un editore ti conviene guardare il loro sito prima. In questi casi la pigrizia non è la soluzione giusta (e non ti azzardare a inviare a spaglio, eh! XD). :)

Heian

Simone ha detto...

Be', un po' di polemica dà sempre più gusto alle discussioni... e vedo che Leonardo (Heian) se la sa cavare benissimo da solo per cui non aggiungo altro... a parte che a me alla Delos hanno sconsigliato di brutto qualsiasi pubblicazione a pagamento (del tipo: se lo hai fatto non scriverlo sul curriculum, se no ti prendono tutti per un pollo! ^^).

Simone

White Boar ha detto...

@Heian:

Gli scrittori sono adulti e vaccinati, e possono decidere da soli.

Uhm, no, 99 volte su 100 la pubblicazione a pagamento è una truffa, semplicemente per il fatto che non c'è vera pubblicazione e l'editore non è un vero editore. Il tuo discorso è un po' come dire:

le vecchiette sono adulte e vaccinate, se vogliono dare la pensione alle false assistenti sociali la cosa rientra nel libero arbitrio

A questo punto mi piacerebbe sapere quanti dei 300 editori che pubblicano esordienti che riporti nel tuo libro sono a pagamento.

Anonimo ha detto...

@ Angra: guarda, così a naso non ricordo... però approssimiamo che, se il 20% degli editori italiani pubblica senza contributo e l'80% pubblica con, allora sulla guida ci sono 20% di editori che pubblicano senza contributo e 80% con. Anzi, in realtà la percentuale degli editori che non pubblica a pagamento sarà molto più alta (facciamo 40%-50%? Oggi diamo i numeri... :)) perché non sempre agli editori a pagamento piace ammettere la loro politica.

Comunque, il tuo discorso lo condivido, ma in questo caso il paragone con la vecchietta non calza. La vecchietta viene truffata, mentre l'editore a pagamento non sempre truffa: in genere ti dice, "guarda, noi ti stampiamo tot copie, tu ne compri la metà e il resto vediamo di venderlo". E'una truffa se poi l'editore non le vende? Be', a volte sì a volte no, dipende dal contratto. In genere, no, perché finché l'editore fa un contratto e questo viene rispettato, allora non si può parlare di truffa.
Tuttavia, se qualcuno dovesse incappare una truffa vera, i lettori potranno mandarci il contratto e noi di Delos e io verificheremo, e, eventualemente, rivedreamo la presenza dell'editore sulla Guida (contratto alla mano però, mi raccomando, niente "ho sentito che").
Allo stesso modo, i lettori possono segnalarci gli errori sulla Guida e le info non corrispondenti a verità.

Heian

White Boar ha detto...

@Heian: i contratti degli editori a pagamento sono scritti ad arte. Ad esempio, spesso non viene riportato il numero minimo di copie che verranno stampate e distribuite. La truffa corrisponde al fatto che nella gran parte dei casi gli editori a pagamento la distribuzione proprio non la fanno (anche se in teoria un distributore risultano averlo), e l'autore non ha modo di controllare. Va da sé che se non distribuisci non vendi.

L'equivoco tipico su cui si gioca consiste nel dire "la nostra casa editrice è distribuita da XYZ (nome di grande e prestigioso distributore nazionale)". Sì, ok, ma questo non vuole assolutamente dire che a quel distributore verrà dato il tuo libro in distribuzione.

Se si impegnano a stampare 150 copie magari le stampano, sì, ma non le rilegano, e le lasciano lì in magazzino. Quando è il momento di mandarle al macero ti chiedono se le vuoi comprare (con un favoloso sconto del 10% sul prezzo pieno di copertina) e solo allora fanno rilegare quelle che riescono a rifilarti.

Anonimo ha detto...

@ Angra: appunto per questo bisogna insegnare agli autori a distinguere fra una proposta seria e una farlocca, e sopratutto, fargli capire che il contratto deve passare prima per un esperto o un avvocato. Altrimenti, butti giù un editore a pagamento, e subito dopo ne nasce un altro uguale ma con gli anticorpi ben sviluppati.
E comunque, anche in questo caso, si può parlare di furbata, ma tecnicamente non di truffa (anche perché non è semplice determinare cosa s'intende per distribuzione). Insomma, saranno cavilli, i contratti saranno scritti ad arte, ma nella maggior parte dei casi gli editori non sono perseguibili penalmente.

Anonimo ha detto...

Se non si era capito, quello di prima ero io. ^^
Heian

White Boar ha detto...

@Heian: infatti io parlo di truffa di fatto, in termini giuridici ci si mantiene sempre un pelo al di qua della legge. Per questo la faccenda è ancora più grave: non li puoi nemmeno denunciare. Per quello che servirebbe, comunque: a causa dei tempi processuali e di quelli di prescrizione il reato di truffa non è di fatto più perseguibile.

Sarebbe stato bene spiegare che gli editori a pagamento vanno evitati come la peste, e poi evitare anche di includerli nella guida. Se "editori che ti pubblicano" sta per "editori a pagamento che ti pubblicano", che me ne faccio?

Anonimo ha detto...

@ Angra: è ovvio che la Guida non conterrà solo gli editori a pagamento, ci mancherebbe. In ogni caso, purtroppo con il doppio binario ormai non è nemmeno più così semplice capire chi è a pagamento e chi no. Ci sono editori seri che pubblicano a pagamento, altri meno seri; alcuni poco seri che non pubblicano a pagamento, altri meno seri che non pubblicano a pagamento ma trovano comunque il modo di gabbarti con stile. A mio avviso, è impossibile vedere tutto o bianco o nero, le casistiche sono troppe. Come detto noi possiamo solo avvisare che un editore potrebbe chiedere soldi. Sta al lettore, poi, decidere se buttare i propri soldi o meno.
Evitare di inserirli, però, no. Al di là del fatto che noi non esprimiamo giudizi di valore, né possiamo stilare a tavolino una lista di buoni o cattivi (sarebbe un'opinione personale, e quindi assai poco obiettiva), a un autore serio interesserà di sicuro sapere che un determinato editore possa chiedere un contributo, così se vuole può evitare di contattarlo. No?
Heian

Anonimo ha detto...

è un discorso ridicolo, soprattutto detto da persone che non sono state esenti dal peccato della pubblicazione a pagamento in passato. Mi sembra come un favore fatto agli editori a pagamento, non so perché. Come giustamente osservano tanti, che se ne fa uno se alla fine ci sono 280 editori a pagamento e solo 20 veri?

Domandiamoci poi, da dove venga tutto questo battage pubblicitario e con quali soldi sia finanziato, io non mi stupirei se scoprissimo che... ma avete già capito

Non esprimono giudizi di valore? eh gia: cane non mangia cane, sono tutti nella stessa barca, figurati quale obiettività di giudizio ti puoi aspettare

Anonimo ha detto...

@ Ivan: i tuoi discorsi sono al limite dell'insulto, ma il problema più grave è che sono totalmente infondati. Mi parli di "gran battage pubblicitario" quando per ora il mio libro per poco nemmeno non si trova manco cercandolo su google. Insinui gratuitamente che abbiamo preso dei soldi quando nella Guida c'è scritto a chiare lettere che non abbiamo preso soldi, a differenza di altri. Dici che gli editori a pagamento nella guida sono 280 quando ho appena finito di dire che non è così.
Prima di giudicare il libro almeno dagli un'occhiata. Se proprio non vuoi comprarlo rubalo, che ti devo dire, ma non accetterò altri giudizi sommari solo perché hai il dente avvelenato.
La mia opinione sugli editori a pagamento non è MAI cambiata nel tempo, Simone forse questo lo sa, visto che frequentiamo gli stessi ambienti digitali, e l'obiettività deriva proprio dal non voler esprimere giudizi senza dati certi alla mano. Io ho le MIE opinioni sugli editori, ma è giusto che rimangano mie perché sarebbe egocentrismo pensare che tutti dovrebbero conformarsi alla mia opinione soggettiva. Dovrei forse eliminare un editore a pagamento solo perché mi sta antipatico? Eh, ne potrei eliminare a decine anche fra quelli che non sono a pagamento con questa politica. Sarebbe meglio? ^^
Heian

Simone ha detto...

Ehm, ma il battage pubblicitario sarebbe la segnalazione sul mio blog, coi miei ben 63 iscritti al feed?!

La verità è che ho conosciuto Leonardo di persona a un corso di scrittura che ho seguito ormai anni fa. Leonardo mi ha chiesto se potevo segnalare questo suo libro, e io l'ho fatto senza stare lì nemmeno a chiedermi se fosse bello o brutto, come del resto ho segnalato in passato altre cose di tante altre persone che sono passate da queste parti.

Simone

Anonimo ha detto...

rassereniamoci: lo segnalerò alla biblioteca per l'acquisto, così potrò sfogliarlo, ma inevitabilmente il suo contenuto sarà già obsoleto. non ce l'ho con l'autore, ma con le trovate geniali (o quelle che loro credono fermamente siano tali) della Delos

LucaCP ha detto...

Grande, Simone!
Complimenti ancora =)

Simone ha detto...

Ivan: fantastico... e già che ci sei segnala pure il mio! ^^

Luca: grazie... anche se non ho ben capito perché ^^. E il tuo arriva il 10 Maggio, giusto?

Simone

White Boar ha detto...

@Ivan: credo che insieme potremmo fondare il club "Amici di Delos" ^_^

A proposito, Simone: non è che se ti mando i soldi mi potresti spedire le fotocopie del tuo libro? All'idea di dare dei soldi a Delos mi si rivoltano nella tomba tutti gli antenati fino a Jafet.

Simone ha detto...

Angra: esagerato! A parte che la Delos è l'unico editore del mondo che pubblica me (volendo scegliere un parametro oggettivo di valutazione) poi puoi sempre rileggerti il vecchio blog visto che il libro veniva da lì ^^.

Simone

White Boar ha detto...

Tanto te ne daranno un po' di copie, potresti vendermene una ^_^