20/02/09

Il lato positivo del fatto che (quasi) tutti dobbiamo morire.

Da quel poco che ho capito della vita uno nasce, va a scuola, si laurea (magari anche due volte!) cerca lavoro, si fa un mazzo così dalla mattina alla sera, si sposa, divorzia, cresce uno duo tre o quattro ragazzini, impara a suonare il pianoforte, arreda la casa, trasloca e l'arreda di nuovo, vede migliaia di film, legge libri, ascolta musica fino a saperla a memoria per cantarla sotto la doccia, scrive, viaggia, compra automobili di cui diventa succube, passa mesi e mesi in fila alla posta, in banca, al casello e anche per i biglietti del cinema e insomma non fa che sbattersi appresso a tutta un'altra serie di impegni importanti, onerosi, urgenti e inderogabili.

Una vita intera dedicata al lavoro e alla fatica per poi, magari all'improvviso...

E vabbe'. Visto purtroppo che, almeno per il momento, su questa storia che presto o tardi un po' tutti schiattiamo c'è veramente poco da fare, tanto vale provare almeno a prenderla bene e a guardare anche il lato positivo della questione.

Il lato positivo del fatto che quasi tutti dobbiamo morire (e comunque, prego: dopo di voi).

Quel mutuo che vi faceva dannare non è più un problema.

Potreste scoprire che, in realtà, il sesso libero non era vietato da qualche cavillo etico universale, e potrete prendere per il culo chi ha vissuto sempre in maniera casta e pura. In caso contrario (se il sesso libero era effettivamente proibito) sono affari vostri, mentre per quanto mi riguarda non è che le cose cambino molto.

Se dovevate dei soldi a qualcuno, avrete la certezza che almeno una persona piangerà la vostra morte.

Non dovrete più decidere se fare o no quelle analisi (che avreste fatto molto meglio a fare, temo). E non dovrete più preoccuparvi di quel doloretto.

Finalmente quel parassita di vostro figlio si dovrà trovare un lavoro.

Verrà data lettura del vostro testamento, dove finalmente lascerete detto a vostra moglie, vostra suocera e al vostro capoufficio quello che veramente pensate di loro.

I vostri romanzi ignorati e criticati duramente non diverranno dei best-seller, neanche dopo la vostra dipartita (io mi sto grattando). Ma tanto sai chissene fotte.

Lo spettro di un futuro oscuro è qualcosa che non vi tange, mentre gli orrendi pericoli che minacciano la sopravvivenza dell'umanità non fanno più tutta questa grande impressione.

Non vi troverete più a canticchiare senza accorgervene il brutto singolo del vincitore di qualche reality.

La morte è un'ottima scusa per sottrarsi a tantissimi impegni noiosi, tipo matrimoni e battesimi. Vi toccherà comunque sorbirvi un funerale (il vostro, ovviamente) ma potrete evitare di fingervi socievoli.

Non dovrete più guardare quegli orrendi programmi televisivi. E non dite che potevate farlo anche da vivi: anche se non facevate che parlarne male, alla fine stavate sempre lì appiccicati davanti alla TV.

Qualcuno vi cercherà su Facebook chiedendovi che fine hai fatto? E di sicuro ci sarà da ridere ^^.

Saprete una volta per tutte se Dio esiste oppure no e - nel caso - potrete chiedergli di spiegarvi i grandi misteri della vita del tipo: perché i pinguini hanno le ali ma però nuotano, come mai le cose buone da mangiare fanno male e non vice-versa (avrebbe molto più senso, no?) oppure se è meglio l'xbox 360 o la playstation 3.

Se poi vi fosse concessa anche un'ultima domanda, potreste finalmente farvi spiegare perché è nato l'Universo e il vero significato della vita.

Anche se, una volta che siete morti, non vedo cosa ve ne dovrebbe fregare.

Simone

7 commenti:

Anonimo ha detto...

"Morire è una delle poche cose che si possono fare stando sdraiati" (Woody Allen)

Simone ha detto...

Fabbiuzz: ma non parlava di un'altra cosa? ^^

Simone

Federico Russo "Taotor" ha detto...

Sei un seguace di Epicuro! :D
« Il male, dunque, che più ci spaventa, la morte, non è nulla per noi, perché quando ci siamo noi non c'è lei, e quando c'è lei non ci siamo più noi. »

Simone ha detto...

Federico: uhm.. sì, forse, ma avevo più in mente una cosa del genere:

http://www.youtube.com/watch?v=S_4j3Tcw2CU

Simone

sommobuta ha detto...

Oggi a te...
Domani a lui...

D'altronde si dice: "Solo due cose son sicure nella vita: la mamma e la morte"

Però se la morte è violenta, c'è una possibilità che gli scritti dell'aspirante scrittore vengano rivalutati e ribattezzati come best-sellers mondiali...

La fregatura (per lo scrittore) è che è morto...Quindi un lato negativo della faccenda ci sarebbe comunque!

Simone ha detto...

Sommobuta: è sicuro anche che il fine settimana piove o che se non studi 1 cosa in un libro di 1000 pagine all'esame ti chiedono quella ^^.

Simone

pagethaden ha detto...

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