22/06/09

I problemi che non sapevate di avere: il libro/film/disco/gioco che dicono tutti che è bello, ma che quando lo compri invece fa schifo.

Ricordo quando si è iniziato a parlare della seconda trilogia di Star Wars: io avrò avuto - non so - una ventina d'anni, e m'immaginavo Spielberg che portava i nuovi film all'umanità scendendo attraverso le nubi avvolto in un fascio di luce, con solo un drappo svolazzante che gli copriva a malapena le parti intime. Alla fine non dico che i nuovi episodi fossero brutti, e anzi, no: erano stupendissimi (metti che Spielberg voleva comprarsi i diritti per qualche mio libro, ma poi si offende e ci ripensa?) Però ecco forse i primi erano un po' differenti, e io mi aspettavo più qualcosa sul vecchio stile.

Stessa cosa è accaduta con tanti videogiochi che ho aspettato per anni: siti e riviste predicevano un impatto sociale pari a quello della penicillina, ma invece mi hanno solo impattato le palle dopo 10 minuti che ci giocavo e 60 euro che mi hanno fatto sganciare.

Ancora, ho tremato per mesi nella struggente attesa di un fumetto giapponese che doveva essere il seguito del seguito del seguito del miglior fumetto mai disegnato da cui fosse stato possibile trarre un seguito, e che è stato possibile tradurre in italiano solo dopo aver convinto l'autore ad accettare il mutilante passaggio ai caratteri occidentali. E alla fine mi sono ritrovato a leggere la triste storia di una ragazza che, poverina, veniva presa in giro da tutti perché soffriva di meteorismo.

Questi sono solo degli esempi, ma si potrebbe dire che ogni oggetto di qualunque genere che venga prodotto per essere venduto è ormai accompagnato da campagne di marketing che lo reclamizzano come la cosa migliore che possa mai essere creata dall'essere umano... a parte ovviamente quando uscirà il seguito o il modello successivo, che sarà molto meglio riducendo il precedente a una robaccia da buttare.

Ancora peggio è leggere recensioni, giudizi e opinioni positive un po' ovunque, per scoprire poi che era tutto frutto di un malvagio complotto alle spalle dei consumatori e che la roba di cui si parlava tanto bene - semplicemente - ci causa lo stesso problema che aveva la ragazza nel fumetto di prima.

La cosa ancora più incredibile, poi, è che tante volte il giudizio di assoluta imperdibilità arriva non solo da critici corrotti o agenti di marketing senza scrupoli (che in fin dei conti lo fanno per lo meno con uno scopo) ma anche da gente che magari il film se l'è visto, ha giocato il gioco o letto il fumetto e - invece di rendersi conto che in effetti era una boiata totale - continua a credere più alla pubblicità che al proprio cervello e ve lo consiglia con termini tipo: capolavoro, da paura o - giudizio che indica il top del top di qualsiasi opera d'arte - sta proprio fori cor botto!

E allora, non vi sentite anche voi oppressi da questa realtà? Non pensate che non valga più la pena di vivere in questo modo, e che sia necessario fare qualcosa per cambiare le cose? Sì, no... be', in effetti non me ne frega niente nemmeno a me, ma ormai non è che posso chiudere il post a metà, per cui:

Quasi soluzioni:

Smettetela di basare i vostri acquisti sulla pubblicità: in alternativa, potreste pensare di acquistare cose che - se mai fosse possibile - vi interessano davvero.

Rendetevi conto: avete 38 anni e vedete solo film con parti realizzate in computer grafica, comprate videogiochi dei Pokemon e leggete libri che trovate nel settore bambini, magari sotto al cartello 6-14 anni. Se non vi piacciono, forse non è perché vi hanno dato una fregatura: magari state semplicemente migliorando.

Imparate a capire i giornalisti: che sia politica, economia o che si tratti di semplici recensioni, quello che leggete va comunque interpretato. L'interpretazione è che nessuno ha voglia di leggersi il libro, vedersi il film o giocarsi il gioco per davvero (provate voi a finire un videogioco brutto che dura 40 ore, se ci riuscite!) per cui copincollare un comunicato stampa è il modo migliore per togliersi il lavoro dalle palle senza litigare con chi ve l'ha mandato.

È altresì ovvio, poi, che i comunicati stampa siano entusiastici e che la gente parli bene di quello che sta cercando di vendere... a parte solo il mio editore, quando presenta me.

Tagliate i ponti con i vostri amici: certa gente non è in grado di discernere la realtà, e allora che li frequentate a fare? Io per dire regalo sempre una copia della Sindrome di Reinegarth alle persone che ho appena conosciuto. E se mi dicono che gli è piaciuto, li mando a cagare.

Diventate degli autori: visto che è facile fare pubblicità e diventare ricchi scrivendo cavolate, fatelo anche voi e chissene frega. E in effetti è proprio quello che ho fatto anche io: ho detto ai miei amici e ai miei genitori che il mio libro era fichissimo, qualcuno di loro se l'è pure comprato e mia madre l'ha addirittura letto.

La recensione negativa che trovate su IBS, temo proprio che l'abbia scritta lei.

Simone

11 commenti:

Glauco Silvestri ha detto...

Atz! Che brutto commento. Ora bisogna sopprimerlo con almeno una decina di commenti positivi scritti ad hoc! ^_^

Coraggio... chi disprezza, compra!

Angel-A ha detto...

Beh, Simone, sono banali leggi di marketing...no? ^__^ Le cose nuove, belle o brutte, migliori o peggiori che siano rispetto le vecchie, si devono vendere.
A costo di raccontare un sacco di bugie... te lo dice una che ha passato metà della sua vita lavorativa a scrivere comunicati stampa!
Ormai vado in automatico... uso sempre le stesse formule... non parliamo mai male di niente e di nessuno... e fare copia-e-incolla non è mai stato così facile!Onestamente, non credo che ci siano poi così tanti ingenui da credere a tutto il bene che si legge in giro su un nuovo prodotto, che sia un film, un libro, un'auto o un dado per minestra.
Tu sì?

CyberLuke ha detto...

Appoggio Angel-A.
Ho passato qualche annetto nelle redazioni di periodici a diffusione nazionale, e spesso il livello delle "recensioni" era vergognoso, pedissequamente copiato dai già standardizzati comunicati stampa che – ovviamente – non fanno che magnificare il prodotto.
Solo che, a differenza di Angel-A, temo che ci sia sempre qualcuno disposto a credere a ciò che gli viene raccontato per il solo fatto che è nero su bianco, e, in tempi più recenti, è stato detto in tv in qualche trasmissione con elevato indice d'ascolto.
Poi entrano in funzione meccanismi ancor più complessi, come l'autoconvincimento, che vanno a minare subdolmente il nostro senso critico.
E là fuori è pieno di professionisti bravissimi a farci credere queste cose.

Giuseppe Nicosia ha detto...

Ti spiego perché non hai visto Spielberg che scendeva dalle nubi: Star Wars è una creazione di George Lucas... ;-) Hai aspettato la persona sbagliata :-)

Simone ha detto...

Glauco: ma parli di IBS? Che poi è una sfiga, ho avuto solo giudizi positivi o medi su anobii, mentre lì c'è solo l'unico negativo.

Angel-a: io non ci credo più, solo che ci resto un po' male quando magari c'è qualcosa che mi interessa ma invece si rivela una fregatura.

Cyber: comunque sia tu che Angela trascurate una parte, e cioè tutta la gente che ti dice che la roba è bella come se li pagassero per la pubblicità.

Giuseppe: aaaaah... comunque mi pare lavorino insieme, no? ^^

Simone

Unknown ha detto...

Io faccio i miei acquisti (specialmente libri e film, ma non solo) cercando e confrontando almeno 4-5 recensioni ogni volta... e sicuramente senza prendere per buone quelle cialtronesche di IBS :)
Sono pazzo? No, sono solo stufo di spendere 20 euro a botto per delle schifezze spacciate per capolavori :)
E poi col tempo ho trovato i recensori di fiducia, con gusti affini ai miei, coi quali raramente prendo incul... ehm, fregature!

L ha detto...

Vediamo se c'azzecco: il videogioco è Metal Gear Solid 4, e il manga DNA2.

La penso come te: sto giocando a GTA4, un gioco da 10/10 su tutte le recensioni, ed è solo un finto-sequel uguale a tutti gli episodi precedenti. Anzi, con meno missioni, meno armi e una grafica schifosa.

A quel paese le recensioni.

keypaxx ha detto...

Beh, la pubblicità è l'anima del commercio. Ma spesso e volentieri i prodotti che commercia non sono i migliori; semplicemente quelli che hanno maggior potere economico e strutturale alle spalle. In altre parole, 99 volte su 100, piove sul bagnato. Capita però che vi siano anche delle nuvolette viaggianti.
Un caro saluto.

Dama Arwen ha detto...

Ehm...

EDIT:
Star Wars è stato diretto da GEORGE LUCAS non da Steven Spielberg! ;-)

Simone ha detto...

Alex: quasi il contrario di me. Io compro cose che mi sembrano interessanti, o al limite per i giochi visto che costano uno sproposito guardo i commenti di chi lo ha preso.

L: e poi le recensioni dei giochi sono le peggiori... forse perché chi le scrive ha 14 anni, però se ci fai caso i giochetti costano anche 70 euro e quelli scrivono sempre frasi "da comprare a tutti i costi" manco li vendessero loro.

Key: è vero... certe pubblicità della coca cola per dire sono bellissime, e poi appunto la cocacola mi piace ^^.

Dama: sì sì ho capito, credevo fossero la stessa persona! ^^

Simone

Mr. Lunastorta ha detto...

Non parlarmi della seconda trilogia di Star Wars...
Il vecchio maestro Yoda ("guerra non fa nessuno grande") trasformato in una macchina da guerra tipo Terminator! Per non parlare del resto... SOB...