05/10/09

Quel giorno che ero povero.

E' successo alla fine di Agosto.

Torno dalle vacanze, passo a studio a dare un'occhiata alle mie cose, e poi faccio un salto a trovare i miei. Mamma mi regala un po' di prosciutto affettato (cosa che sarà fondamentale nel seguito della storia) resto un po' a chiacchierare e alla fine me ne vado a casa mia.

Sono appena rientrato, il frigorifero è completamente vuoto e ho una fame che mangerei anche quello che mi cucino da solo.

"Adesso vado al supermercato e mi compro di tutto" dico. Faccio per uscire, e poi mi gelo: mi sono accorto di aver dimenticato il portafogli a studio, e di essere senza un soldo. Come faccio a fare la spesa?

Potrei mangiare il prosciutto famoso che mi ha regalato mia madre (visto che era importante?) ma lo stomaco si lamenta: con quello e basta non ci faccio niente. Io voglio proteine, grassi, zuccheri, carboidrati, conservanti e additivi vari. E adesso, come faccio?

Disperato mi frugo nelle tasche, e trovo qualche moneta. Sono 3 euro e 20, e decido che quelli devono bastare per pagarmi almeno la cena.

Scendo con le monetine in tasca e raggiungo il supermercato, sognando filetti alla griglia, scampi, tortellini ripieni di sughi esotici e tutto quello che poi in genere non mangio mai, ma di cui adesso avrei una voglia pazzesca. Ma i miei sogni culinari si scontrano col mondo dei prezzi reali: la mozzarella di bufala, da sola, va gia due volte oltre il mio budget. Vorrei comprarmi almeno la coca cola, ma per una bottiglietta dovrei investire quasi metà delle mie finanze, e forse non ne vale la pena.

Dovrei anche comprare il latte, ma pure quello inciderebbe tremendamente sul bilancio. Il sushi è proprio per ricconi dalle tasche bucate, la lattuga già lavata sembra un ladrocinio, il gelato che mi piace tanto diventerebbe una portata unica. La verità è che non ho mai fatto la spesa coi soldi contati, e semplicemente non so nemmeno da che parte cominciare per sopravvivere con così poco.

La cosa assurda è che 3 euro e 20 non sono nemmeno pochi: sono 6 euro e 40 per due pasti al giorno, 200 euro in un mese. C'è chi campa con troppo meno, e magari nemmeno fa tutta 'sta storia che sto facendo io.

Alla fine prendo un pezzo di focaccia, qualche fetta di un formaggio senza nome e una sola, tristissima mela, mentre il latte lo compro domani.

Pago alla cassa sentendomi miracolato per non aver sbagliato i conti, così per lo meno non mi ritrovo a scusarmi che non mi bastano i soldi. Tornato a casa metto insieme focaccia e formaggio, e ci metto sopra anche un po' di quel meraviglioso prosciutto, che se non me l'avevano regalato me lo sognavo.

Bevo acqua del rubinetto, e alla fine la mela, che da sola vale come dolce e contorno.

Era tutto, davvero, buonissimo.

Simone

7 commenti:

paroleperaria ha detto...

Questo simpatico post induce a riflettere non poco.
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Roby ha detto...

Vedi Simone, è che con bancomat e C/C abbiamo perso il senso del denaro. Tutto ci sembra meno caro di quel che è e pertanto, spesso, compriamo cose per la loro comodità o per la loro immagine. Se facessimo tutti come te, beh, magari non con tre euri e rotti, forse ci riapproprieremo del senso dell'utile.

Simone ha detto...

Fra: è un bel complimento, grazie!

Roby: mi sa che hai ragione. Bisognerebbe dare più valore ai soldi, e soprattutto contarli meglio.

Simone

Unknown ha detto...

3.20€ col prosciutto ti facevi un ottimo strudel salato (in forno, che nemmeno devi lavare pentole dopo).
Pasta sfoglia 1.50€, una buona mozzarella 1.0€ e ti restavano 0.70€ per un po' di insalata di contorno.
Prosciutto e mozzarella nella pasta sfoglia, 30 minuti circa nel forno, a fette in un piatto grande con l'insalata poco condita e voilà!

CyberLuke ha detto...

È stato un ottimo esercizio, direi. ;)
Perdere il contatto con il denaro fisico è un fastidioso effetto collaterale delle transazioni elettroniche.
Ricordo quando lavoravo come cameriere, e ricevevo la mia paga settimanalmente, duecentomila lire in banconote da diecimila e cinquantamila.
Le piegavo, le stipavo nel portafogli e mi amministravo per tutta la settimana. Funzionava.
Oggi, con un conto corrente, un account PayPal e die carte di credito?
Assolutamente no.

Simone ha detto...

Matteo: seeee, ma te sai cucinare, mica vale! Comunque potevo farmi anche un piatto di pasta, c'ho pensato dopo ^^.

Cyber: infatti. Poi è anche una questione di essere viziati: alla fine grazie a Dio non sto mai davvero coi soldi contati, per cui se una cosa costa un po' di più o un po' di meno neanche me ne rendo conto.

Simone

paroleperaria ha detto...

Prego :))