24/12/14

Natale in ospedale.

L'ultimo giro... e poi tutti a imparare le crocette a memoria!
No, non è vero.

Natale lo passo in famiglia... e magari il 25 pomeriggio un saltino al pronto soccorso lo faccio pure, ma solo per stare un po' e fare un saluto, che dopo ho una delle 1000 cene del periodo festivo.

Il tirocinio col medico di base è praticamente concluso. A lui ho (quasi) promesso che scriverò qualcosa di un po' più lungo, per cui lo (quasi) prometto anche a voi.

Intanto vi dico solo che Tirocinio in ambulatorio potrebbe essere un mix tra un libro di Pirandello, una storia un po' felliniana e anche un po' un film di Vanzina, e se non mi viene l'influenza da qui a Capodanno vuol dire che ho gli anticorpi che davvero manco Kenshiro... come nel post che ho scritto un milione di anni fa.

Per quanto riguarda le crocette dell'esame di stato, ieri ne ho fatte circa 600 standoci sopra praticamente l'intero pomeriggio e direi che sto ancora indietro al numero minimo che dovrei fare per stare un po' più tranquillo.

Su 7500 domande ce ne sono tantissime così nozionistiche e difficili da ricordare che anche leggerle 2-3 volte potrebbe non bastare a ricordarsele. Per cui, facendo due conti: ormai circa 40 giorni, e 600 x 40 = 24000, che diviso 7500 sono 3 letture di tutte le domande. E direi che sono un po' pochine.

Ora a Gennaio avrò un tirocinio in ospedale che inizierà la mattina prestissimo e non si sa quando finisce. Dove trovo il tempo per fare tutte 'ste crocette? Come me le ricordo davvero se mentre le leggo muoio di sonno e - soprattutto - perché per abilitarci hanno deciso di sottoporci a questa tortura?

Una volta l'esame di stato si faceva in reparto davanti a un paziente vero. Poi è iniziata 'sta storia che i medici sono gente meritevole che risponde a crocette, impara nomi di citocromi, caratteristiche dei microrganismi o mutazioni del DNA. Perché bisogna omogeneizzare, standardizzare, ordinare, valutare e trovare il migliore di tutti... o - più semplicemente - allargare la distribuzione gaussiana quel tanto che basta da poter stilare una graduatoria.

Secondo me la medicina è l'arte umana più vicina alla biologia e alla natura. E tu puoi provare a schematizzare e strutturare quanto vuoi, ma la verità è che come ti giri un attimo la natura fa il cazzo che gli pare e smonta e rimonta tutto quello che hai costruito da capo a piedi, e se gli gira ti dà pure due pizze.

E lo stesso che uno è un medico bravo non lo scopri con le crocette o con il voto di un test standardizzato, ma è un qualcosa di più complesso, e che sta un pochino al di sopra di quanto si possa oggettivamente - e umanamente - valutare.

Ok. La deriva esistenzialista del Natale ancora ci mancava, per cui abbiamo rimediato che se no stasera il cenone veniva male.

Concludo con un banale augurio di buone feste, buona fine, buon principio, buon anno e tutta davvero la felicità che possiate rimediare nel percorso. Se state studiando anche voi buono studio, e - nel caso vi troviate nella mia stessa esatta condizione - buone crocette.

Simone

2 commenti:

Nimbus ha detto...

effettivamente "anticorpi di kenshiro" rende bene l'idea di quanto debbano essere cazzuti, questi anticorpi.
ma è una leggenda che l'esame di abilitazione è una buffonata, si parla, lo passano tutti, etc etc? insomma, conosci qualcuno che non l'abbia passato a primo tentativo?
di nuovo buone feste e buono studio ;)

Simone ha detto...

In effetti potrebbe essere come dici. Però sicuro non posso presentarmi impreparato e rischiare di slittare l'abilitazione altri 6 mesi... e così mi tocca studiare come penso tocchi comunque un po' a tutti.

Auguri anche a te!!!

Simone