30/03/15

Tra lavoro e volontariato.

E c'ho pure la divisa blu, che è "vintage".
C'è voluto un po' e ci ha fatto un po' penare, ma alla fine mi hanno finalmente iscritto all'albo e sono un medico-chirurgo laureato esame di stat-ato e abilitato a tutti gli effetti.

E confesso che è una bella ventata di ottimismo in un momento che iniziava a essere un po' smorto, tra ritardi attese e aspettative ancora lontane dall'essere realizzate.

Oltre a questo proseguo il master, proseguo il tirocinio, e il libro per il concorso di specializzazione l'ho anche aperto... ma poco più di quello, confesso.

Notizia di questi giorni è che 300 medici hanno vinto il ricorso, ed entreranno in specializzazione in sovrannumero. A me, oltre a far riflettere il fatto che alla fine il concorso l'ha vinto chi ha copiato o chi ha l'avvocato più bravo (anche se penso che fare ricorso fosse legittimo) pare comunque scontato che i 300 posti li toglieranno dal concorso successivo... sempre che questa situazione non lo faccia slittare di nuovo e che ce ne sia effettivamente uno.

E insomma l'idea "specializzazione" rimane sempre un po' traballante. Intanto, comunque, è un'idea che resta lì e vedremo se ci saranno gli estremi o meno per realizzarla.

Oltre a questo sono tornato - in un certo senso - in Croce Rossa, e ho rifatto il corso BLS-D, quello per usare il defibrillatore e compagnia. Che poi io ero già istruttore da prima di iscrivermi a medicina... ma aspetta oggi e aspetta domani mi è scaduto il brevetto e ho dovuto riseguire il corso base da capo.

Poco male. E anzi, il rapporto con i volontari della Croce Rossa mi ha anche fatto ricordare che nella sanità e nei suoi dintorni c'è anche gente disposta ad aiutarti e a fare qualcosa senza necessariamente aspettarsi qualcos'altro in cambio.

L'ambiente ospedaliero invece è più competitivo e legato a leggi burocratiche, e credo che anche da questi ultimi post traspaia un po' una certa insofferenza per un mondo dove è sempre più difficile trovare una collocazione e il modo di farsi valere.

Insomma ora siamo abilitati (io e più di altri 60 mila solo a Roma, a vedere il numero di iscrizione all'ordine). Piano piano mi sto riavvicinando alla CRI, e magari insomma farò gli altri corsi necessari e prima o poi qualcosa in Croce Rossa come dottore finirò pure per farla.

Magari potrei continuare parallelamente la frequenza di un pronto soccorso e farmi qualche altro anno di esperienza così, tra lavoro e volontariato. Certo è strano lavorare con i volontari e volontariare con i lavoratori... ma non è bruttissima come idea, no? Ed è solo una delle tante, visto che le opzioni sono davvero moltissime.

Speriamo di riuscire a "imbroccare" le migliori.

Simone

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao, scusami una curiosità.. ma come fai a mantenerti?
G.

Simone ha detto...

Lavoro nello studio di famiglia. Diciamo che ormai do solo una mano e spero a breve di iniziare a lavorare come medico.

Simone

Temistocle Gravina ha detto...

ebbbravo simone! una domanda fatta da uno che non conosce niente dell'ambiente: ma esistono i medici della CRI? No perché visto che sei tornato alle ambulanze, e che questo è stato anche il tuo primo amore, magari... . ma forse ho detto una sciocchezza!

Simone ha detto...

Juan: sì ci sono medici sulle ambulanze CRI o nei posti di primo soccorso alle manifestazioni eccetera. Non hai detto una sciocchezza, affatto :)

Simone