25/11/15

Pro e contro della specializzazione, finora.

La media dei pro e dei contri dà un risultato... medio.
Penso sinceramente - e questa cosa l'avevo già prevista - che dopo l'ingresso in specializzazione il blog abbia un po' rallentato.

Forse manca un po' quell'idea di base di voler raggiungere qualcosa, e che ora - dopo che il "qualcosa" è stato raggiunto - ovviamente non si può più sfruttare.

Arrivare alla fine della specializzazione non è certo un obiettivo valido come arrivare alla laurea e cambiare vita... o almeno a me pare che non sia così, per cui dovrei trovare dell'altro.

O forse anch'io non mi sono tanto immedesimato in questo nuovo ruolo da medico alle prime armi, e non riesco tanto a tirare fuori post (quasi) interessanti con una certa frequenza come - spero - facevo prima.

E va bene, che tanto non è che nessuno viene qui a darmi un voto o a giudicare quello che dico. Speriamo piano piano di ritrovare un po' una specie di filo del discorso che ora latita, ecco.

Intanto vi lascio con qualche impressione così "leggera" su questo primo mese di specializzazione. Un po' di pro e contro:

CONTRO

- Alzarsi la mattina prestissimo, perché se esci di casa un po' in ritardo becchi il traffico della morte e non arrivi più.

- Il traffico della morte all'andata.

- Il traffico della morte al ritorno.

- Insomma il traffico.

- Pazienti dottori parenti infermieri barellieri elettricisti muratori e chiunque altro che ti chiedono cose di cui non sai nulla. E tu non puoi rispondergli "deve domandare al dottore", perché il dottore sei (pure) tu.

- Io ho fatto tutta 'sta storia per fare il medico di pronto soccorso... ma per ora pare che in pronto soccorso andremo più avanti. E vabbe', aspettiamo...

- Lo spaesamento totale di fronte a cose che nel posto dove stavi prima non si facevano, si facevano in maniera diversa o che comunque non sai e non sai fare.

- La burocrazia medica che rivaleggia con la burocrazia ingegneristica.

- La sensazione a volte di aver lavorato davvero tanto, per combinare davvero poco.

- Il fatto che - se tutto va bene - pranzi tra le 14:30 e le 15:15 e poi ti prende l'abbiocco.

- Il sabato che è come tutti gli altri giorni della settimana, e devi alzarti prestissimo uguale. 

PRO

- Mi stai dicendo che gli specializzandi li pagano?! Non mi pare una cosa tanto credibile, verificherò.

- Il fatto che - qualche volta - pare addirittura di imparare qualcosa.

- Quando parli con pazienti, parenti, infermieri e insomma tutta la gente che dicevo sopra, e ti pare quasi di aver fatto una figura decente.

- Tornare a casa dopo il lavoro e notare che hai ancora del tempo libero per fare altre cose... anche se poi lo passeresti a dormire.

- Il fatto che se per caso il traffico della morte ha la meglio e tardi un po' - almeno per ora - non ti fucila nessuno.

- Il sabato mattina, che non c'è traffico.

- L'idea che ora fai una cosa e più avanti ne farai altre e poi altre ancora. Così - male che vada - ti annoi di meno.

- Un sacco di gente con cui si lavora benissimo.

- Ricordarmi - di tanto in tanto - che fare il dottore, mi piace.

In sintesi, tante cose e tanti sentimenti contrastanti, con tanti lati negativi legati più ad aspetti "esterni" al lavoro vero e proprio, e che col tempo per forza di cose mi peseranno di meno.

Così aspettiamo futuri sviluppi, anche per le idee e per la scrittura (o soprattutto per quella) e - comunque - andiamo avanti.


Simone

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Simone
ma in che reparto sei se non lavori al pronto soccorso? Sei in Medicina Interna?

Riccardo

Anonimo ha detto...

Ciao, ti ho lasciato un commento nel post precedente ma non avendo ricevuto risposta ci riprovo. Vorrei sapere se oltre a stare in ospedale devi frequentare anche lezioni teoriche (in aula) come quando eri studente. Se devi sostenere esami e nel caso come sono (scritto, orale, pratico) e come vengono valutati. E se c'è tanto da studiare. Spero potrai togliermi queste curiosità. Grazie!

Massimo

Simone ha detto...

Riccardo: è un reparto di medicina ma sempre 'collegato' al pronto soccorso con i pazienti che arrivano da lì. Insomma una via di mezzo.

Massimo: pensavo di averti risposto. Comunque si ci sono lezioni corsi riunioni seminari eccetera da fare in più. Comunque non sono tutti obbligatori e l'esame non dovrebbe essere troppo difficile... almeno spero :)

Simone

Nimbus ha detto...

certo la media aritmetica sembra zero, ma quella pesata è decisamente positiva :) continua così!

Simone ha detto...

Lo farò. :) Grazie!

Simone

Anonimo ha detto...

Le persone che non si montano la testa sono da apprezzare, ma non è che a volte tendi ad esagerare dicendo sempre che "non sai"? infatti nei PRO scrivi che una figura decente poi la fai, questo significa che anche se all'inizio della specializzazione non è poi tanto vero che ne capisci poco e ne sai poco o non sai fare.
NICOLA

Simone ha detto...

Nicola: forse hai ragione, diciamo che magari le cose le so anche ma ho qualche "buco" su vari argomenti. Aggiungo pure che il lavoro in reparto è molto diverso da quello che facevo in pronto soccorso, e mi sono sentito proprio un po' un pesce fuor d'acqua. Grazie! :)

Anonimo ha detto...

Ciao Simone, ammiro moltissimo il tuo coraggio di essere ripartito da zero. Sono al 4 anno di Giurisprudenza, mi piace moltissimo, ho una media alta e un sogno: diventare magistrato. Il problema è che mi affascina moltissimo la medicina, anestesia/rianimazione e medicina legale in particolare. Ogni tanto penso di seguire le tue impronte però ho parecchi dubbi, primo fra tutti il dover confrontarmi con una facoltà totalmente diversa da quella che sto facendo e dal fatto che Giurisprudenza mi piace molto, come pure mi piacerebbe medicina se la facessi... Tu come hai capito che dovevi "buttarti" in una nuova avventura? Grazie per la risposta e complimenti per questo tuo percorso!

Anonimo ha detto...

Ciao Simone!! Seguo sempre il tuo blog!! Io mi sono iscritta a medicina come seconda laurea proprio come te, ma continuando comunque a lavorare perchè ormai vivo sola da parecchi anni e la studentessa a tempo pieno non posso piu farla come facevo prima! Però per adesso riesco ad incastrare le cose...sono alle prese con i primi esami difficili e non ti nego che tra lavoro casa e studio ho piu volte pensato di aver intrapreso un cammino troppo duro e che forse mi sono illusa di potercela fare ma probabilmente non riuscirò... però quando non ho momenti di sconforto mi metto sotto a studiare senza preoccuparmi troppo di quello che sarà domani!! Anche se ti sembra che i tuoi post non siano interessanti come prima ti assicuro che non è vero e che almeno per me i tuoi post sono un po un conforto quindi tu continua a scrivere!! Un abbraccio e un forte in bocca al lupo..tra l'altro vorrei chiederti una cosa..in specializzazione hai trovato qualche difficoltà ad integrerti con gli specializzandi pi giovani o hai mai avuto problemi legati all'età?
Silvia

Simone ha detto...

Anonimo: ti rispondo linkandoti il post in cui parlavo del perché della mia decisione:

http://www.simonenavarra.net/2014/06/da-ingegnere-medico.html

Silvia: Crepi il lupo!
In specializzazione ci sto da 2 mesi soltanto per cui non ho ancora troppe esperienze a riguardo. Comunque non conta tanto l'età secondo me, ci sono medici e specializzandi con cui vado più o meno daccordo ma non è che dipenda dagli anni che ho io o che hanno loro :)

Simone

Marco ha detto...

Ciao Simone , attendiamo con speranza qualche tuo nuovo post !
Non ci abbandonare ;)

Simone ha detto...

Si, arriverà un post per le feste. Promesso! :)

Giusi ha detto...

Ciao Simone,
innanzitutto complimenti per il coraggio che hai mostrato e così facendo ne infondi anche a me.
Ho scoperto per caso il tuo blog perché ricercavo esperienze di persone che hanno voluto inseguire il sogno di diventare medici anche dopo una prima laurea.
Fare il medico (volevo fare il pediatra) o la ricercatrice in un laboratorio è stato il mio sogno sin da quando ero piccola e, infatti, l'anno scorso mi sono laureata in chimica farmaceutica (e anche con un bel voto) e ho fatto anche l'esame di stato di farmacista. Il problema è che entrare nel mondo dell'industria farmaceutica è davvero difficile (per le aziende a quanto pare il diploma da perito chimico è preso più in considerazione di una laurea in CTF e questo è frustrante) soprattutto se sei alla prima esperienza e fare la farmacista purtroppo non mi piace.
Sono caduta un pò nello sconforto in quanto non mi sento soddisfatta di come sta andando la mia vita lavorativa (dovrò lavorare altri 40 anni!) e, per tale motivo, ho deciso di provare il test di medicina a settembre e provare a intraprendere questa strada. Non sarà affatto facile dirlo ai miei e soprattutto mantenermi economicamente, ma dopo aver letto i tuoi post sono piuttosto decisa a dare il 100% per riuscirci.
Grazie mille :)

Simone ha detto...

Ciao Giusi, grazie e in bocca al lupo! :)

Simone