01/12/08

La scienza (quasi) facile: tutto quello che dovete sapere sull'Analisi Matematica - Prima parte.

Sono profondamente convinto che noi abitanti del belpaese (sarebbe l'Italia) sappiamo tutto di tutto per quanto riguarda la Storia, la Geografia, il Cinema, la Musica, l'Arte e ogni altra cosa che si può semplicemente ricordare a memoria, ma che dal punto di vista delle conoscenze scientifiche ci troviamo spesso leggermente impreparati (per usare un modo di dire politicamente corretto).

Il fatto è che, secondo il mio parzialissimo punto di vista da Ingegnere che non sa un tubo di materie umanistiche, basterebbe anche una conoscenza superficiale di certi principi per ragionare meglio e risolvere un sacco di problemi con la nostra testa, invece di prendere per fede certe notizie o quanto ci viene detto da fantomatici esperti che appaiono in TV o sui giornali.

Insomma, l'idea di questi articoli è di sintetizzare brevemente la totalità delle conoscenze scientifiche (per lo meno di quelle che ho io, così facciamo in fretta ^^) in modo che anche chi ha sempre mostrato inettitudine per la matematica e si rotola in terra per la disperazione di fronte a un problema di Fisica (atteggiamento in voga in certi corsi universitari) possa sentirsi quasi alla pari con i più grandi scienziati del nostro tempo.

La scienza (quasi) facile: tutto quello che dovete sapere sull'Analisi Matematica.

Introduzione:

Perché partire dall'Analisi Matematica, piuttosto che dalla Matematica e basta? Ci sono tanti motivi per una scelta del genere:

1) Probabilmente è tutta la vita che qualcuno prova a spiegarvi qualcosa di Matematica, e voi non ci capite un tubo. Parlando dell'Analisi continuerete a non capirci un tubo lo stesso, ma se non altro avrete almeno visto qualcosa di nuovo.

2) Perché io all'università ho studiato Analisi Matematica e non Matematica e basta. Tra l'altro, non sono neanche tanto sicuro di conoscere quale sia la differenza.

3) Se mi gioco tutta la Matematica in un singolo post, poi le prossime volte di che cavolo parlo? Così invece potrò scrivere un articolo sulla Statistica, uno sull'Algebra, uno sulla Geometria e via scrivendo per migliaia di pagine che dicono tutte la stessa cosa.

Chiudo l'introduzione svelandovi anche l'unica cosa davvero importante che c'è da capire (e che probabilmente già saprete, svelando così anche l'inutilità di questi post): a differenza di praticamente tutto il resto dello scibile umano, la Matematica è una scienza esatta. Questo vuol dire che se una qualunque cosa è stata dimostrata matematicamente, nessuno potrà mai dimostrare il contrario.

La principale conseguenza di tutto ciò (e che probabilmente nessun insegnante vi ha mai fatto notare) è che quasi tutte le altre scienze (adesso non sono andato a controllare) non sono esatte.

La Biologia, la Chimica e scommetto anche qualcos'altro si basano su assunti, presupposti, speranze e colpi di culo che un giorno sono capitati a qualche ricercatore. Basta che domani arrivi uno che s'è inventato una cosa nuova dall'aspetto più convincente, e tutto quello che avete studiato prima è da buttare al secchio, un po' come è successo alla Fisica quando è arrivato Einstein.

La Matematica invece dice cose indiscutibilmente vere, mentre tutte le altre scienze dicono cose che si presumono vere, ma che in genere non lo sono: se i Matematici governassero il mondo vivremmo insomma in una società perfetta... o in una specie di Inferno sulla Terra, a seconda dei casi.

E direi che per il momento mi sono dilungato abbastanza, per cui rimando il resto del discorso al prossimo aggiornamento del blog.

Simone

13 commenti:

Samy ha detto...

Interessante.Io non ci capisco davvero niente di matematica,ma se devo essere sincera tra le materie scientifiche non è la peggiore(vedi fisica,topografia o costruzioni),che incubi ragazzzi!

ps:grazie per l'aiuto.

Unknown ha detto...

Questa era l'introduzione vero?

Comunque guarda che io sono riuscita a dimostrare che la matematica non è davvero una scienza esatta: quando ci davano da fare i problemi in classe io riuscivo a fare venire un risultato diverso ogni volta che ripetevo lo stesso esercizio!

A parte gli scherzi, io studio in una facoltà umanistica ma non è detto che non mi interessi di scienze. A regola una persona che vuole essere colta deve interessarsi a un po' di tutto secondo me. Poi però mi hanno chiuso la rivista scientifica preferita (Newton) perchè pare che nessuno la comprasse e mi sono resa conto che siamo un popolo di deficienti che si accontentano di pseudoriviste di pseudoscienza che trattano le cose in maniera superficiale e "pop", ovvero interessandosi solo a cose in stile talk show tipo "Leggi come la gente lo faceva nel medioevo" o "I triceratopi erano dei gran zozzoni"

Ops, sono sfociata nella polemica scusa "^^ seguirò attentamente le tue lezioni, non si sa mai che migliori in matematica, potrebbe sempre servirmi!

Anonimo ha detto...

Io mi sono fermato alle divisioni, e ho qualche problema a farle senza calcolatrice...

Simone ha detto...

Samy: non è la peggiore perché in genere per le altre materie la matematica è richiesta come conoscenza propedeutica... e Fisica è il nemico di tutti ^^

Auro: perfettamente daccordo sulla cultura "pop", e sì era un'introduzione ma non aspettarti chissà che livello di dettaglio... se no poi leggi solo te anche il mio blog!

Alex: guarda che le divisioni senza calcolatrice non le sa fare nessuno!

Simone

Anonimo ha detto...

Io so' la matematica, al minimo indispensabile: so' sommare, so' dividere,so' moltiplicare,sò sottrare, so'contare da 0 al numero infinito,...ma soprattuto so' usare la calcolatrice...vale lo stesso?

buon inizio di settimana!

Valery

Simone ha detto...

Valery: be', il bello della matematica e in generale delle scienze "serie" è che tutto quello che riesci a fare con la calcolatrice vale eccome.

Il problema nasce quando la calcolatrice non fa la funzione che ti serve perché nessuno ancora se l'è inventata ^^

Simone

L ha detto...

Simone, nessuno che conosce veramente le materie umanistiche che citi (storia, cinema, musica...) le studierebbe a memoria.
Proprio perché non sono scienze esatte è importante ragionarci su e capire, sentire più pareri e farsi un' idea propria.
Come se in matematica non fosse necessario conoscere alla perfezione formule a definizioni, da capire ma anche da memorizzare.

Io credo persino che nel Belpese le materie umanistiche siano molto meno conosciute e studiate della matematica.
È solo più facile fregare il professore per prendere un bel voto: ho visto molte volte studenti da dieci e lode ripetere l' analisi della poesia che la professoressina ha ordinato, ma pochi hanno veramnete capito l' opera.

Simone ha detto...

L: certamente è importante ragionare anche sulle materie umanistiche, e di sicuro come dici tu tra tanti studenti e laureati saranno una minoranza quelli con una conoscenza realmente chiara e approfondita.

E' vero che purtroppo c'è poca conoscenza anche di altri argomenti, però secondo me è più facile trovare chi uscito dal liceo si ricorda la Storia o la Letteratura ma se si tratta di fare due conti si perde su cose che magari si studiavano alle medie, nemmeno al liceo.

Poi non pretendo di avere ragione, è solo una sensazione che spesso ho avuto io...

Simone

Anonimo ha detto...

Io so' la matematica, al minimo indispensabile: so' sommare, so' dividere,so' moltiplicare,sò sottrare, so'contare da 0 al numero infinito,...ma soprattuto so' usare la calcolatrice...vale lo stesso?


Anche dell'italiano sembri avere una conoscenza prossimale. (click)

Simone ha detto...

Anonimo: grazie della precisazione... anche se prossimale per me non significa quello che pensi tu ^^. E la prossima volta magari commenta il post!

Simone

Anonimo ha detto...

Sì, ti accontento. Wittgenstein: "per poter dire di sapere davvero una cosa bisogna saperla raccontare in parole semplici". Se inverti questa implicazione ottieni che per riuscire a parlare in modo semplice di una cosa bisogna conoscerla a fondo.
Si rischia, altrimenti, di credere di semplificare quel che in realtà si sta solo inquinando. A voler spiegare la matematica ai "poveri d'algebra" non sei il primo. Non sarai l'ultimo e ti collochi nel mezzo anche come qualità.
La mia opinione non è dissimile da questo aneddoto che ti parafraso.
Albert Einstein venne un giorno intervistato da un giornalista, che gli chiese: "Herr Einstein, come spiegherebbe la teoria della Relatività ad una casalinga?". Al che il premio Nobel rispose: "Supponiamo che la casalinga in questione voglia spiegarmi come si prepara una torta: mi dirà che servono un forno, farina, zucchero, latte... Supponiamo ora che io non sappia cos'è un forno, cosa siano la farina o il latte. In che modo potrei sperare di apprendere la ricetta? In che modo la casalinga potrebbe insegnarmelo, se non conducendomi per mano a conoscere la sua dispensa?"

Tu hai l'aria
a) di chi ha intravisto, mentre passava in macchina davanti a una pasticceria, una torta che però hai difficoltà a ricordare nei dettagli.
b) di pretendere che chi non sa cos'è la farina possa capire cos'è la torta. E invece di mostrare la farina per quel che è, senza semplificazioni o colloquialismi, ti contorci a far l'amico del popolo.
Conoscere un linguaggio è imprescindibile dal conoscere il suo alfabeto (impareresti il russo senza saperlo leggere? Potresti apprezzare un esametro di Saffo senza conoscere il greco e la sua tonica?).

Simone ha detto...

Non sarai l'ultimo e ti collochi nel mezzo anche come qualità.

Be', la mia idea è di scrivere 5-6 articoli o poco più su Fisica, Chimica, Biologia, Matematica (questo) e non so che altro mi verrà in mente. Collocarmi nel mezzo suona meglio di mediocre, ed essendo la matematica la materia in cui sono effettivamente meno ferrato mi pare anche un ottimo stimolo a continuare.

Per il resto, perché un'affermazione dovrebbe validare il suo inverso? E il discorso di Einstein è una boiata: l'apprendimento non nasce solo dall'esperienza diretta. Guarda che di torte ne so qualcosa anche io! ^^

Simone

Anonimo ha detto...

L'apprendimento nasce dal contatto con un buon maestro. Altrimenti è vana agitazione di neuroni.