20/01/09

La mia lista della spesa... per comprare il latte!

Per chiarire e meglio concludere il discorso dell'altra volta, sui consigli per fare la spesa, vi descrivo quello che ho comprato proprio ieri andando al supermercato perché avevo finito il latte.

La mia lista della spesa, per comprare il latte:

Una quantità indefinita di coppiette (non ho idea in base a cosa si misurino), perché se le vedo sul bancone devo comprarle per forza, e se le vedo in casa devo per forza mangiarle. Purtroppo, dopo che le ho ingurgitate una dietro l'altra, devo anche per forza sentirmi male.

Quattro salsiccette di maiale, e quattro di cinghiale: non ricordo mai quali mi piacciono di più, per cui mi tocca prenderle doppie.

Una mozzarella di bufala, che una volta presi gli insaccati ci vuole per forza.

Un sacchetto di olive verdi, che a 'sto punto ci stavano pure loro. E poi le olive contano come verdura.

Una busta di lattuga già lavata, tagliata, pulita e non so che altro, e non dite che non sono un salutista. Prima o poi ricomincerò a mangiare anche la frutta: basta che me la facciano trovare già sbucciata nel banco frigo.

Tre confezioni diverse di biscotti: una col cioccolato dentro, una col cioccolato sopra e una col cioccolato intorno.

Due tipi diversi di pane all'olio, per farci gli hamburger con la salsetta che mi hanno consigliato e che pare quella del Big Mac.

Già che sono dalle parti del pane, vedo la pizza bianca e per questo sono costretto a comprarla. Due fette.

Compro gli hamburger surgelati, e resto cinque minuti davanti al frigo ipnotizzato da tutte le cose che potrei assaggiare. Alla fine compro i gelatini al cocco: me la sono quasi cavata.

Scopro che vendono gli hamburger già pronti da fare al microonde con carne, panino, formaggio e condimento sotto la confezione, e tra l'altro costano una frazione di quello che ho speso io. Mi pare ridicolo comprare anche quelli, e prendendo gli hot dog che stanno lì accanto, così provo come so'.

Alla fine mi ricordo anche il mezzo litro di latte che ero andato a comprare. Parzialmente scremato perché se no m'ingrasso, ma quello light assolutamente no: è da femmina.

Facendo la fila alla cassa prendo anche quella roba al limone della pubblicità di cui parlavo male tempo addietro, al solo scopo di sapere com'è. Non sono mica un idiota che compra un prodotto solo perché glielo propongono in continuazione! La versione al caffé l'ho già provata la volta scorsa, e tutto sommato non era male.

La prossima volta, prendo quello alla vaniglia.

Simone

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Scometto che al super ci sei andato a stomaco vuoto...la prossima volta mangiati qualcosa prima di andarci, magari una mela, a stomaco PIENO si evita di comprare il superfluo!
baciValery

Simone ha detto...

Valery: il consiglio migliore che abbia mai ricevuto (almeno riguardo alla spesa). Grazie!

Simone

Anonimo ha detto...

Hai una dieta che ricorda decisamente quella dell'americano medio.
Occhio a non esagerare, altrimenti aumenta la pinguedine, perdi i capelli e un dito per ciascun arto, ma soprattutto diventi giallo.^^

Non ho mai provato il Gran Soleil.
Dici che vale l'acquisto?

Un saluto, Boe, cioè... dacty

Simone ha detto...

Ma ho preso pure la lattuga... e gli yogurt non li ho comprati che già ce li avevo. Il gran soleil sta in freezer quando lo provo ti dico com'è ^^.

Simone

Anonimo ha detto...

il grand soleil a me fa schifo.
ho provato quello liscio e quello al caffe, terribili entrambi: li ho buttati dopo due cucchiaiate senza nemmeno finirli.

comunque, non vorrei avere il tuo fegato XD

Simone ha detto...

Vabbe', m'avete convinto: mi metterò a dieta ^^.

Simone

Anonimo ha detto...

Ricordati di metterlo capovolto nel freezer il Gran Soleil, altrimenti Arturo se la prende...

Lo so, con questo commento ho toccato il fondo, però, riprendendo un vecchio discorso sulle pubblicità, quella del Gran Soleil mi fa troppo ridere. Avete presente quando la signora dall'aria distinta e raffinata chiede al buon Arturo (il cameriere) come si prepara quel dessert? Ma, dico io, come ca... vuoi che si prepari? E' già pronto così, lo devi solo comprare, congelare e consumare. E invece Arturo (che è un mito) la porta in cucina dove un giovane cuoco con tanto di divisa e cappello (che fino a un minuto prima si stava mettendo le dita nel naso) spiega alla signora il segreto del Gran Soleil: va comprato il sabato (ricordatelo, Simo, questo è importante, non pensare di andare al mare il sabato se vuoi mangiare il Gran Soleil) ma soprattutto va messo nel congelatore capovolto, altrimenti diventa velenoso.

Tra l'altro della pubblicità di questo dessert esisteva pure una versione Natalizia, in cui al termine del pranzo di rito Arturo esibiva la sua ciliegina sulla torta. Ma quel poveraccio di Arturo deve lavorare anche a Natale? Non ha una famiglia con cui stare?

Per non parlare della versione con la bambina rompocogl... che voleva il Gran Soleil alla vaniglia del Madagascar. Ma la volete smettere di infastidire il povero Arturo con queste richieste assurde? Allora io la prossima volta lo voglio al cocco delle Isole Vergini, sto cavolo di Gran Soleil!

Ma la versione originale resta la migliore: visto che i limoni crescono solo in Sicilia e in nessuna altra parte del mondo, il Gran Soleil degli esordi (quello appunto al limone) lo si poteva mangiare solo in Sicilia, dove c'era una numerosa famiglia riunita a tavola che, dopo il lauto pasto, necessitava di un dessert digestivo. E indovinate un po' chi era il cameriere? Arturo, ovvio, che in realtà non ha una fissa dimora, ma gira tutto il pianeta per accontentare i gusti strampalati di chi vuole mangiare il Gran Soleil.

La morale di tutto ciò è che c'è gente pagata profumatamente per realizzare queste pubblicità, e, secondo me, quei soldi sono assolutamente meritati, altrimenti non potrei ricordarmi nei dettagli queste cretinate. Quindi, o sono bravi loro, o sono folle io. Forse la verità sta nel mezzo.

Ciao, dacty

P.S.
Ora, Simo, è il bambino, che non vuole alzarsi per andare nella savana (o quello che è), però i biscotti con le gocce di cioccolato fanno miracoli. ^^

Simone ha detto...

Dacty: secondo me chi inventa le pubblicità sa benissimo che ti staranno così sulle palle che te le ricorderai per sempre. Credo che l'idea sia che conviene restare impressi, nel bene o nel male, piuttosto che passare un prodotto che poi si dimentica.

Sul gran soleil c'è anche scritto che devi mangiarlo il giorno dopo averlo messo in freezer (ovviamente capovolto) ma il mio sta lì dall'altro ieri... devo iniziare a preoccuparmi? ^^

Simone

Anonimo ha detto...

Io faccio la spesa, giuro.
Ma... cosa sono le coppiette?
Ho visto dei fidanzatini sbaciucchiarsi un po' dappertutto, anche al supermercato... ma non li ho mai misurati nè tantomeno comperati!
Claudia

Simone ha detto...

Le coppiette sono delle strisce di carne di maiale o cavallo, speziata ed essiccata. Sono tipiche di Ariccia e del Lazio, dove una volta (da quello che ho capito) erano vendute insieme al vino per farti venire più sete (!!).

Ultimamente mi pare che stiano andando di moda, perché le trovo anche nei supermercati mentre una volta le vendevano solo nelle fraschette con la porchetta e cose del genere (le fraschette sono i ristoranti tipici nei dintorni di Roma).

Magari più a nord/sud si chiamano diversamente?

Simone

Anonimo ha detto...

Ah, ecco. A quanto ne so io, più a nord queste coppiette non esistono proprio. Ci farò attenzione alla prossima spesa. La cosa più simile sono i filacci di cavallo, sono tipo una bresaola a striscioline sottilissime, diciamo 1 mm, tipo julienne, ma a quanto ne so potrebbe esserci dappertutto. Mi hai evitato di chiederti cosa sono le fraschette, grazie! Claudia p.s. ma perché stasera non funziona l'a capo e se provo a sostituirlo con una serie di spazi me li cancella? Vabbè, pazienza. Buonanotte. Claudia