27/03/09

La quasi esistenza di Dio (seconda parte).

Ed eccovi le rimanenti domande esistenziali, con relative risposte.

DOMANDA ESISTENZIALE NUMERO 4: ma qualcuno Dio l'ha mai visto?

VeEPRT: veramente no, però ci sono un sacco di persone che dicono di averci parlato (anche se è tutta gente un po' strana).

VeAAMR: visto cosa?!

DOMANDA ESISTENZIALE NUMERO 5:
ma qualcuno ha mai visto - non dico infiniti universi - ma, diciamo, almeno un paio?

VeEPRT: l'esistenza di Dio non pregiudica l'esistenza di altri universi al di fuori del nostro. Forse il modus operandi della creazione è proprio la casualità... ma questo aprirebbe tanti di quegli infiniti problemi filosofici (altro che gli universi!) che di parlarne non ci penso nemmeno.

VeAAMR: la scienza ricava le sue deduzioni dall'osservazione dei fenomeni naturali. Per esempio non abbiamo mai visto un buco nero, ma sappiamo dell'esistenza di questi corpi celesti (ma non erano neri?) per il modo in cui si comporta la luce nelle loro vicinanze. Tirare in ballo Dio non ha senso, perche oltre che inutile è un concetto astratto e irreale... mica come l'infinito!

DOMANDA ESISTENZIALE NUMERO 6:
cosa c'è dopo la morte?

VeEPRT: l'aldilà, al di là o al dilà o ancora come si scrive. Il paradiso, l'inferno e una o più vie di mezzo a seconda di come ci gira. Oppure rinasci, oppure ti reincarni in qualcos'altro a seconda di come ti sei comportato, o in maniera del tutto scorrelata da come ti sei comportato. Oppure ti dissolvi nell'infinità del Nirvana.

Oppure dopo un po' resuscitiamo tutti, e litighiamo con chi ci ha messi sotto con la macchina o che ci ha fatti secchi con un missile o con una fucilata, così finisce che riprendiamo a scannarci di nuovo e poi di nuovo ancora ci tocca resuscitare e riscannarci per la terza, quarta, quinta volta e così via all'infinito. Oppure anche niente, perché comunque non si sa mai.

VeAAMR: niente. E non so se il punto di vista precedente fosse più accettabile... però di sicuro era più divertente.

DOMANDA ESISTENZIALE NUMERO 7:
come nascono il pensiero e l'autocoscienza?

VeEPRT: Dio mette un'anima nel corpo di quasi ogni essere vivente (anche questo dipende dai punti di vista) e l'anima è la nostra essenza e la parte in grado di pensare, provare emozioni e guardare stupidi programmi televisivi.

Perché Dio abbia fatto una cosa tanto complicata nessuno lo sa. Volevo aggiungere che tanto non è un problema nostro... ma ho proprio paura che invece, almeno un pochino, lo sia.

VeAAMR: il pensiero è il prodotto di fenomeni chimici che avvengono all'interno del cervello, e la coscienza è generata da impulsi elettrici. Per cui, chi lo sa: forse alla nostra sveglia dispiace svegliarci la mattina, le macchinette digitali sono scandalizzate dalla gente che si fotografa il pisello per metterlo su Facebook (be', qualcuno lo farà!) e se metti abbastanza computer in rete viene fuori una specie di entità in grado di conquistare il mondo e succhiare la vita alla gente.

Che poi, in effetti, sarebbe Internet.

Simone

APPENDICE

Per rispondere a Dio, che in effetti ha lasciato un commento dicendosi insoddisfatto delle risposte che sono state date, aggiungo:

DOMANDA ESISTENZIALE NUMERO 8: ma insomma, Dio esiste oppure no?

VeEPRT: sì.

VeAAMR: no.

Risultato finale, ovviamente: quasi.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

In merito all'esistenza di Dio, non ho alcun dubbio.
Le meraviglie che ci circodano e, gli esseri umani ne sono le prove.
La particella fisica, chiamata: "particella di Dio"è una ulteriore prova. Siate credenti!E Vi convincerete che Dio esiste!

Angelo Frascella ha detto...

Ciao Simone.

Ho incontrato ieri sera VeEPRT e VeAAMR. Erano sul bus che litigavano vivacemente (a causa di un cartello pubblicitario che gli atei ci avevano attaccato).

Mi hanno detto che loro non ti avevano autorizzato a pubblicare l'intervista :P

Sauro ha detto...

Cerco di esprimerti il mio punto di vista sulla questione, anche se io non sono bravo come te a scrivere, anzi, non sono bravo per niente.

Io credo che Dio esiste e che ognuno di noi ce l'ha davanti, anzi dietro, gli occhi ogni minuto.

Dio siamo noi stessi.

Chi è che decide il nostro destino? Noi, con le nostre azioni, non-azioni, decisioni ed indecisioni.

Chi è che ci punisce, nel caso sbagliassimo? Noi stessi, con i sensi di colpa.

Chi ci premia, in caso di una buona azione? Noi stessi.

E i miracoli? Siamo noi stessi a farli, quando facciamo cose che non ritenevamo possibili, ma che impegnandosi, sono riuscite.

E siamo sempre noi a decidere il nostro paradiso ed il nostro inferno, con i nostri comportamenti.

Credo che la Bibbia, come anche tutti gli altri testi "sacri", simbolicamente ci dicono la stessa cosa.

Glauco Silvestri ha detto...

Dio Esiste?
Si, esiste. La conferma l'ho avuta guardando "IL CICLONE" ^_^

Unknown ha detto...

Bello il commento dell'anonimo... mi ha convinto! In questo momento sto prendendo i voti :-)

CyberLuke ha detto...

Questo tipo di discussione è sempre stata, è e sempre sarà estremamente stimolante.
Anche se, come scrivevo nell'altro commento, nessuna delle due parti può portare le provare di quanto afferma.
Probabilmente è per questo che il dibattito prosegue da secoli senza accennare a spegnersi. ;)

Simone ha detto...

Che bello tornare a casa (o meglio, a studio) e trovare un sacco di bei commenti. Grazie a tutti!

Anonimo: c'è chi direbbe proprio il contrario... comunque io propendo più per crederci che non crederci.

Angelo: è vero, quei due vogliono sempre litigare!

Sauro: interessante. Però io non credo che abbiamo la libertà decisionale e di agire che crediamo di avere. Dal concepimento fino alla nostra morte siamo dipendenti da fattori esterni totalmente scollegati dalla nostra volontà: dalle piante che trasformano il sole in qualcosa che gli animali possono mangiare, alle leggi della fisica che decidono come e quanto ossigeno viaggia nel nostro sangue.

Se qualche sostanza cambia gli equilibri nel nostro sistema nervoso potremo sentirci felici o infelici, non siamo noi a decidere che un determinato composto chimico stimola determinate sensazioni e non ci resta che vivere un qualcosa che c'era prima di noi e che resterà anche dopo.

Poi io credo molto anche in quello che dici tu, e che cioè una persona possa opporsi e cambiare il proprio destino o scegliere di essere soddisfatta o meno di quello che ha... insomma anche secondo me c'è un qualcosa di incredibile in ogni persona, ma dipendere continuamente da qualcosa non è un destino, è la semplice realtà di ogni essere vivente.

Glauco: può darsi ^^

Cyber: infatti non c'è modo di avere ragione in modo assoluto, eppure ogni punto di vista cambia anche molto il modo in cui poi una persona affronta la vita. Insomma sì sono discorsi affascinanti... ma è meglio affrontarli e poi lasciarli in fretta, perché appunto tanto non è che ci sia una vera via di uscita.

Simone