24/02/15

E mi sono (quasi) iscritto all'albo.

Oh regà, su Wikipedia c'era solo questa!
Test di ammissione: fatto.

6 anni di esami: fatti.

Tesi di laurea: fatta e discussa.

Tirocini post laurea: fatti.

Esame di stato: fatto.

Iscrizione all'albo: fatta.

E ora sembrerebbe che sia finita, e in effetti bene o male lo è. Solo che tra l'iscrizione fisica allo sportello dell'Ordine e l'iscrizione - uhm - spirituale al registro degli abilitati alla professione passano un altro mesetto e passa.

In tutto questo mi sto divertendo un mondo per l'iscrizione (pure) al nuovo ente previdenziale: che quando gli ho detto che adesso avevo 2 professioni, il commercialista è svenuto! Roba da morire dal ridere.

Quello che farei notare è che - avendo fatto tutto il più in fretta possibile e alla prima occasione utile - dalla laurea presa a Luglio dovrò aspettare la seconda metà/fine Marzo per poter fare qualcosa. Ammettendo che per un medico appena laureato ci sia davvero qualcosa da fare. Che poi in effetti c'è, ma magari ne riparliamo.

Insomma a seconda di quanto siete ottimisti o pignoli nei conti fanno 7-9 mesi di totale e inutile inattività dal giorno della laurea al giorno della disoccupaz... volevo dire: abilitazione vera e propria.

7 mesi (facciamo quelli ottimisti e che si sono fatti pure un po' di vacanze) in cui non impari niente se non quello che vuoi impararti da solo prendendoti i libri e andando per conto tuo in ospedale a chiedere "che per favore mi insegni", nella speranza di beccare l'occasione giusta e di non essere mandato affancuore.

7 mesi a fare quelle cavolo di domande a crocette e a pagare bollettini per università, pensioni, stato, regione e chiunque abbia saputo della tua festa di laurea e gli sia venuta la gentile idea di farti un regalo.

Però cui insomma io sapevo già bene o male di questa situazione. Che cavolo, non è nemmeno la prima volta che mi abilito a qualcosa! Era solo una grande scocciatura che sapevo di dover prima o poi affrontare. Tant'è che ho sempre detto che gli anni di medicina sono 7, e che mi sarei organizzato per quest'anno con il master e tanti tirocini.

Insomma 7 mesi andati tutto sommato lisci come previsto. E tutto questo era solo per informarvi che - tra appena solo un altro mese/mesetto e mezzo scarso - è finita, e saremo finalmente e ufficialmente in ballo... qualsiasi cosa questo possa significare.

Simone

11 commenti:

Unknown ha detto...

Ciao simone, ti leggo da tanto tempo e devo davvero farti i complimenti, sia per i traguardi da te raggiunti che per questo blog. Ho 20 anni, son al primo anno di medicina fuori sede perche' non son riuscito ad entrare nella mia citta'. Questo fatto di dover essere un fuori sede per 6 anni vista la mancanza di possibilita' di trasferirsi causa ricorsi, mi ha fatto venire un sacco di dubbi sulla carriera che non mi sarei mai posto se fossi rimasto in casa con mia madre . Mi chiedo : ne vale la pena? Non c'e' molto futuro ora per i medici .Forse anche perche" ho vissuto l ammissione non come un traguardo, ma come una punizione per non essere stato abbastanza bravo.Mi pesa molto poi far spendere a mia madre tutti quei soldi per mantenermi, ogni euro che spendo fuori sede lo vedo come un furto. A settembre riprovero' il test, vedendo se almeno questa volta riesco ad entrare nella mia citta', pur consapevole di iniziare dal primo e a 21 anni. Ti chiedo : vale davvero la pena? non so dammi qualche consiglio, so che tu puoi capirmi. Grazie mille

Unknown ha detto...

aggiungo che cio che mi spingeva a far il medico non era certamente il guadagno, ma un esperienza personale che mi ha toccato a fondo. Ma ora sembra che quella voglia sia sparita..

Nimbus ha detto...

io al solito sarò una voce fuori dal coro ma quando leggo di esperienze ai tirocini o frasi come "non impari niente se non quello che vuoi impararti da solo prendendoti i libri e andando per conto tuo in ospedale a chiedere "che per favore mi insegni", nella speranza di beccare l'occasione giusta e di non essere mandato affancuore" mi lasciano perplesso... nella tua esperienza non si trova molta disponibilità da parte di dottori e infermieri, quanto meno quando vedono che sei un po' più grande dei ragazzi che sono abituati a vedere frequentare il reparto?

Simone ha detto...

Alberto: non so, per te che significa che ne vale la pena?! Io non volevo fare altro per cui semplicemente non c'era altra strada da seguire. Il futuro per i medici non sarà assicurato, ma senza nemmeno la laurea in medicina forse fare il dottore è ancora più difficile e insomma il percorso era quello ;)

Ma davvero stai così male fuori sede? Altre persone si trovano benissimo. A 21 anni comunque hai sempre 12 anni meno di me quando ho iniziato. E se fai esami dove già sei non è che cambiando sede devi ridarli, per cui penso che comunque continuerai dal secondo.

Nimbus: no hai capito male, dottori ed infermieri disponibili ne trovi tanti. Quello che voglio dire è che non c'è un percorso "ufficiale" per imparare a lavorare come dottore.

In 7 mesi di esame di stato non combini praticamente nulla, mentre per andare a imparare devi metterci del tuo ed è semplicemente un lavoro personale.

Simone

Simone ha detto...

Nimbus: che poi io ho beccato anche dei tirocini abbastanza utili con persone ottime... ma in 7 mesi di post-laurea certo non basta.

Simone

Paola ha detto...

Ciao Simone, ti seguo da qualche giorno, ma ho già letto il tuo libro tutto d'un fiato! La tua vita mi appassiona molto! Sono un'ingegnere edile, ho 32 anni, 3 figli di cui uno piccolino, un marito che lavora ingiro, e io che, soddisfatta dal punto di vista familiare, sono terribilmente insoddisfatta da quello lavorativo. Ma ammettiamolo: a chi è che piace fare l'ingegnere?? E io che ero in dubbio se iscrivermi a medicina o a ingegneria, a medicina o a ingegneria... Ma decidere a quell'età cosa si vuole fare da grandi è un reato. E dunque sono diventata ingegnere, la libera professione mi ha permesso di lavorare da casa, comoda, attaccata al pc quando i bimbi sono all'asilo o la sera quando dormono. Ecco, sono comoda. Comoda ma scontenta. Il dramma di quando non si è più da soli è che le tue decisioni coinvolgono anche gli altri. Se ora decidessi di iscrivermi a medicina, cosa che forse farei se non avessi dei bimbi, non cambierei la vita solo a me, ma anche a loro. Le giornate in univ, le notti in ospedale, lo studio enorme che ti richiede... E come potrei organizzarmi aendo alle mie dipendenze 3 bimbi di 5,3 e 1 anno? Risultato:sogno, leggo, cerco compromessi nel volontariato o nella croce rossa, e magari una laurea triennale in inferrmieria o in ostetricia... Anche se immagino che pure quelle siano toste e richiedano tempo.. Aspetto una illuminazione che prima o poi arriverà, intanto mi godo le soddisfazioni che ho dall'altra parte, e poi si vedrà.
Tanti complimenti e in boca al lupo per tutto!!!!
Ps: a quando la laurea in psicologia? Ho visto che nel blog raccogli commenti personali di molti che ti chiedono aiuto! Te la daranno ad honorem! :)

Simone ha detto...

Paola: ciao! In effetti con una famiglia e dei bambini piccoli diventa tutto più difficile. Forse una triennale è più fattibile, e comunque penso che tante soddisfazioni si possano ricevere anche semplicemente nel volontariato e occupandosi con passione di tante piccole cose... mentre magari ci sono medici che non trovano la carriera che vorrebbero e che per questo si sentono frustrati.

Commenti e richieste personali ne ricevo molti anche in privato... diciamo che è una parte di questo (e quell'altro) blog che mi ha spinto molto a continuare e che mi fa sembrare tutto quanto un po' più utile :)

Grazie!

Simone

Valerio ha detto...

Va be', il caduceo te lo presto.....ma poi me lo devi ridare!

Simone ha detto...

Valerio: grazie! :)

Simone

Nimbus ha detto...

tra la laurea e l'abilitazione sono passati 7 mesi? O.o
speriamo che si passerà alla laurea abilitante, sarebbe un gran risparmio di tempo...

Simone ha detto...

Mi sono laureato a fine luglio e il numero di iscrizione per esercitare arriverà a fine marzo. Fatti due conti...